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Higgs? No, troppo presto

Creato il 05 maggio 2011 da Stukhtra

CMS dice: “Niente da fare”

di Silvia Fracchia

Te l’avevamo detto di non esaltarti troppo. A quanto pare, la bramosia di trovare il bosone di Higgs ha suggestionato i fisici a tal punto da far sì che essi lo vedano anche quando non c’è.

Higgs? No, troppo presto

CMS: mai visto l'Higgs (per ora). (Cortesia: CERN)

Ricordi l’ultimo episodio della telenovela dell’Higgs, raccontato in un nostro precedente articolo? Eravamo rimasti con un abstract spifferato sul blog di un matematico della Columbia University di New York, nel quale quattro fisici di ATLAS dichiaravano di aver trovato un picco nei loro dati, attribuibile al decadimento del bosone in una coppia di fotoni. L’indiscrezione ha messo in allerta tutto il mondo dei fisici delle particelle, specialisti e non, e ha dato il via a una serie di speculazioni sulla sua effettiva validità. Di fatto, il dato era da prendere con le pinze: come riportato dagli stessi autori, la significatività del picco, ossia la fiducia che esso non sia semplicemente il frutto di errori statistici, era inferiore al valore comunemente considerato minimo per parlare di scoperta scientifica vera e propria, cioè le famose 5 sigma.

Alla luce delle ultime rivelazioni, l’ipotesi che si trattasse di un errore di lettura dei dati sembra avere sempre più credito. A parlare, questa volta, sono i fisici del Compact Muon Solenoid Experiment (CMS), l’altro grande esperimento in corso al Large Hadron Collider, devoto in primo luogo alla ricerca dell’Higgs. In seguito a un’accurata analisi dei loro dati, essi dichiarano di non aver trovato alcun segnale di possibile attribuzione alla “particella di Dio”. Anche in questo caso non esiste ancora un articolo ufficiale della collaborazione: l’indiscrezione stavolta è stata passata alla rivista “New Scientist”. Non ci resta che aspettare i prossimi episodi. Stay tuned!


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