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Benitez ce l’ha fatta: dopo ben tre sconfitte consecutive, il tecnico del Napoli è riuscito a invertire la rotta ed evitare che il campionato prendesse un’inaspettata brutta piega. La vittoria è finalmente arrivata, nonostante le numerose disattenzioni da parte dei propri difensori. Merito di un micidiale Higuain e colpa di una Lazio sprecona incapace di sfruttare le occasioni propizie. Per i biancocelesti, invece, è crisi nera: non che una sconfitta col Napoli sia una vergogna, anzi, ma l’atteggiamento della squadra sta portando la rosa di Pecktovic, partita dopo partita, sempre più a fondo. Ora è al 9° posto in classifica, con lo stesso numero di punti di Milan e Genoa, squadre che hanno avuto un inizio di stagione pessimo, con panchine molto spesso in bilico. Petkovic continua rischia grosso, malgrado la vittoria in Europa League: se la situazione non dovesse cambiare già nelle prossime partite, il tecnico croato, che non riesce ad trovare una vittoria in serie A dagli inizi di ottobre, molto probabilmente sarà esonerato. Un peccato, se si considera l’ottima stagione che la squadra è riuscita a disputare lo scorso anno e il visibile miglioramento del livello di gioco e dei risultati dall’insediamento dell’allenatore sulla panchina biancoceleste.
Nella prima frazione di gara, il vantaggio dei partenopei è stato quasi una sorpresa: fino a quel momento le uniche occasioni le aveva avute in pugno la Lazio: al 5’, Candreva evita Armero ma da buona posizione non inquadra lo specchio della porta, sprecando un ottimo pallone. Al 16’, invece, era stato perfetto l’intervento di Reina su un tiro dal limite di Hernanes, col pallone ben bloccato dal portiere spagnolo. Il goal che sblocca la partita arriva al 23’, e a metterlo a segno è il top player della squadra azzurra, Gonzalo Higuain: ottima incursione a destra della porta, controllo del pallone perfetto nonostante l’ingerenza di Ciani, e pallone spedito in rete con una fortunosa scivolata che anticipa l’uscita di Marchetti. Ma il Napoli non ha nemmeno il tempo per rifiatare, che si trova a dover fare tutto da capo: la Lazio agguanta il pareggio e rimette in equilibrio la partita, esattamente un minuto dopo il goal dell’ex merengues. Il secondo marcatore della serata, però, è di nuovo uno degli uomini di Benitez: il pallone, infatti, è stato spedito alle spalle dell’incolpevole Reina da Behrami, che ha deviato in rete un pallone calciato da Candreva, che aveva cercato di favorire i compagni, confusamente raggruppati in una mischia a centro area da cui poi è fuoriuscito il pallone. Al 36’, Gonzalo pensa di nuovo di poter esultare, ma la gioia sparisce in fretta: il goal segnato sulla respinta miracolosa di Marchetti su un tiro pericolosissimo di Insigne viene giustamente annullato per fuorigioco. Negli ultimi minuti della prima frazione di gara, la difesa del Napoli è distratta, perde la testa, commette errori gratuiti, e la squadra di casa potrebbe sfruttarli per ribaltare il risultato e sperare nella vittoria: al 38’, Britos e Inler si scontrano, Hernanes si impossessa del pallone ma non riesce a inquadrare lo specchio della porta da buona posizione. Stessa sorte tocca al tiro di Candreva: il centrocampista sfrutta senza esitazione un’ingenuità di Armero, che perde inspiegabilmente il pallone; il numero 87 di Petkovic riesce a entrare in area ma il suo tiro non è abbastanza pericoloso da impensierire il portiere. La prima frazione di gara termina, quindi, in parità.
Nella seconda frazione di gara, la Lazio illude il suo pubblico rendendosi subito pericolosa, ma è in questi quarantacinque minuti che il Napoli riesce a imporsi e portare a casa il risultato, mostrando la propria superiorità. Al primo minuto, Hernanes, dopo essersi facilmente lasciato alle spalle Behrami, tenta la conclusione con uno splendido tiro d’esterno che termina leggermente a lato della porta. Al 2’, Inler ci prova con una fucilata da fuori, ma non riesce ad indirizzarla verso la porta. Ed è proprio due minuti dopo questi pericoli iniziali che il Napoli, accortosi del pericolo, reagisce e si porta in vantaggio: al 4’, Pandev mette a segno il 2-1. Ancora una volta il goal parte da una mischia: punizione di Insigne che termina sui piedi di Higuain. L’argentino serve i compagni in area, Maggio fa sponda di testa e il macedone controlla il pallone, spalle alla porta, si gira e segna di sinistro. La Lazio potrebbe ristabilire la parità, sfruttando un altro erroraccio di Inler in fase difensiva, ma Reina è bravo a parare il tiro di Lulic dall’interno dell’area. Ma al 26′ il Napoli incrementa il vantaggio: i protagonisti sono sempre gli stessi della serata, il copione non cambia. Pandev serve splendidamente Higuain in contropiede, inutile il tentativo di Cana di ostacolare l’ex Real Madrid, che riesce a trovarsi faccia a faccia con Marchetti e a spedire il pallone in rete, senza esitare per un momento, con un destro potente e ben angolato. Gli azzurri (anzi, vista la maglia di questa sera, giallo-azzurri) sembrano certi della vittoria, ma ancora una volta si accorgono di quanto sia importante “non dire gatto senza prima averlo nel sacco”: la Lazio crede ancora possibile la rimonta, e ci mette pochi minuti per accorciare le distanze. Al 42’, infatti, va a segno Keita, con un goal stupendo, dopo aver lasciato imbambolati i difensori avversari. Al tempo stesso, tuttavia, il Napoli sa quanto è importante vincere questa sera per sperare nello scudetto, e si impone di evitare la beffa: a mettere in sicurezza il risultato è Callejon, allo scadere. Al 45’, lo spagnolo mette a segno un bel diagonale, sfruttando un ottimo passaggio di Mertens (in campo da cinque minuti al posto di Higuain), che aveva strappato il pallone dai piedi di Ciani.
La partita termina, quindi, sul 4-2. Il Napoli torna a vincere e si porta a -3 dalla Roma e a -6 dalla Juve.