Magazine Cinema
Fu l'ultimo bagliore importante di un'epoca, da li in poi le attrici furono solo attrici.
Janet Leigh in Psycho (1960)
Kim Novak in Vertigo (1958)
Eva Marie Saint in Intrigo Internazionale (1959)
Grace Kelly in La finestra sul cortile (1954)
Tippi Hendren in Marnie (1964)
Ingrid Bergman in Notorious, l'amante perduta (1946)
Nel giardino dei deliri biondi si ergeva la stupefatta bellezza di una giornata d'estate.
Oggetti e vampiri che il cinema ci ha donato senza precauzioni, la traccia che della bellezza serve soprattutto l'anima.
Se non avete visto il perseguitato volto di queste donne/maschere non avete visto impugnature di vita.
"In molti film di Hitchcock si rivela l'ossessione del regista per una figura femminile tipica: si tratta di solito di una giovane donna alta e bionda, dai lineamenti sottili e dall'aspetto rassicurante, che quasi sempre si rivela un personaggio ambiguo o malvagio come, ad esempio, Melanie Daniels de Gli uccelli, Margot Mary Wendice de Il delitto perfetto o Madeleine de La donna che visse due volte. Infatti le sue attrici predilette erano Tippi Hedren, Grace Kelly e Ingrid Bergman
Alla base di questa ossessione sembra ci fossero i rapporti difficili con le donne del giovane Alfred che, almeno fino ai 20 anni, resterà un ragazzo molto solitario.Inoltre, in Hitchcock è sovente presente l'analisi della figura materna, posta in contrapposizione con i figli, presenza incombente e inquietante: emblematiche le figure della madre che ha paura di essere abbandonata dai figli ne Gli uccelli e della madre di Norman Bates in Psycho che instaura con il figlio un rapporto parossistico che tanta rilevanza ha nel crudo svolgimento del film" Wikipedia
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