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Hitler e le mosche, la realta’ supera l’immaginazione

Creato il 29 dicembre 2010 da Tnepd

Prologo
Hitler e le mosche, la realta’ supera l’immaginazione Io non odio le mosche. Mi provo a non odiare nulla nella vita, tanto meno le mosche. Va detto che in zona tropicale ce ne sono parecchie ma finche’ girano alla larga non ho niente contro di loro. Quando pero’ mi ronzano attorno con troppa insistenza, quando passeggiano sul bordo della tazza del caffe’, poi sullo schermo, poi sulle dita, insomma... quando esagerano, allora le ammazzo - se ci riesco – a mani nude, con un macabro applauso che chiosa la loro breve vita e celebra al contempo la fine piu’ gloriosa, quella intercorsa in un cavalleresco scontro corpo a corpo.
Negli anni ne avro’ ammazzate migliaia in questo modo, ormai posso dirmi un professionista - one shot, one kill - ma io non ho nulla contro le mosche, davvero. Non passo le mie giornate inseguendole a mani tese o pensando a una soluzione finale per debellarle, non provo piacere ad ucciderle, non le considero esseri inferiori, non ho davvero nulla contro le mosche, finche’ non mi rompono le palle.
Post
La storia, soprattutto quella recente, e’ davvero piena di contraddizioni.
Prendiamo il caso di Adolf Hitler che, tra le altre prodezze, come tutti sappiamo stermino’ un numero imprecisato di ebrei e condusse una guerra mondiale contro il resto del mondo, Stati Uniti in testa. Siamo tutti d’accordo che Hitler ordino’ l’eccidio di moltissimi ebrei e che fece la guerra contro gli USA? Si’, sono fatti comprovati.
A ben vedere, pero’, sappiamo anche che Hitler fu finanziato a piu’ riprese da investitori ebrei ed americani (uno su tutti nonno Bush, Prescott Bush), sappiamo che addirittura lo stesso Hitler aveva sangue ebreo (non molto, ma ce n’era) nelle vene. Anche questi sono fatti comprovati.
Il paradosso e’ palese: abbiamo degli ebrei e degli americani che finanziano un meticcio ebreo che stermina ebrei e bombarda americani. La realta’ supera l’immaginazione... eppure tutti questi fatti sono comprovati, lo ripeto, non possiamo che considerarli veri.

Hitler e le mosche, la realta’ supera l’immaginazione

Nonno Bush raddrizza la tesa a Nixon

A questo punto si potrebbe replicare che ci sono sempre le pecore nere, che qualche mela marcia priva di scrupoli la trovi dappertutto. Vero, se non fosse che la famiglia ebrea che piu’ di altre finanzio’ Hitler e’ oggi, come credo fosse gia’ allora, la piu’ potente famiglia del pianeta e che l’americano che finanzio’ il Furher vide in seguito il figlio ed il nipote diventare presidenti degli Stati Uniti D’America. Coincidenze? Direi di no. La scusa dell’eccezione, della pecora nera, non regge. Evidentemente, se tutti questi fatti sono veri, devono anche essere connessi tra loro da legami logici. Se ne deduce, per esclusione, che e’ il nostro modo di descriverli ad essere sbagliato. Il caso non esiste, mettiamocelo nella zucca. Dobbiamo solo trovare un modo differente per definire cio’ che accadde.
Spolveriamo la lavagna e riscriviamo senza aggettivi e pregiudizi: ci furono degli uomini d’affari che finanziarono un capopopolo, quello stermino’ della gente e condusse una guerra mondiale. I finanziatori di quel capopopolo sono a tutt’oggi tra le persone piu’ potenti del pianeta, se non le piu’ potenti.
Questi sono i dati nudi e crudi. Che la guerra sia un grande business l’abbiamo gia’ detto e ripetuto, le ragioni di nonno Bush (e di chi rappresentava) ci sono quindi chiare. Del perche’ i Rothschild finanziarono anche Hitler, con la ragion di poi, ci siamo fatti un’idea: essere i padroni del mondo val bene una guerra mondiale. Fu un ottimo investimento per entrambi.
Resta da chiarire perche’ furono sterminati soprattutto gli ebrei e perche’ furono anche degli ebrei a pagare affinche’ cio’ accadesse.
Resta da chiarire perche’ le famiglie che finanziarono Hitler e lo sterminio anche degli ebrei siano oggi in ottimi rapporti con la meglio comunita’ israeliana, la stessa nomenclatura che ostenta pervicace indignazione per cio’ che accadde settant’anni orsono e che non perde occasione per coinvolgere emotivamente noi che non c’entriamo nulla con la shoah, la stessa comunita’ israeliana che non ha mai smesso di fare affari con chi perpetro’ quelle atrocita’.
Resta da chiarire perche’ di queste macroscopiche contraddizioni non paia volersi accorgere nessuno.
Epilogo
Hitler e le mosche, la realta’ supera l’immaginazione
-   Lei e’ qui per essere giudicato dei crimini commessi nel corso della sua vita. -   Guardi... se e’ per quella storia di tasse... c’e’ stato un condono, mi pare. -   Stia zitto. Queste sono frivolezze. -   Le multe! Lo so, e’ per le multe... ma son passati anni e... -   La smetta, per la miseria! Qui ci occupiamo solo di cose gravi. -   Erano tutte maggiorenni, lo giuro! -   Zitto! -   Almeno cosi’ mi hanno detto... -   Stia zitto! -   Scusi... -   Sssss -   ... -   Cominciamo dalla prima imputazione: 76.432 moscerini spiaccicati sulla visiera del casco e 19.465 mosche giustiziate a mani nude. -   ... -   Allora? -   Ehm... cosa posso dire... mi dispiace. -   Tutto qui? -   Beh... si’. -   Settemila anni all’inferno. Quando avra’ scontato la pena passeremo al secondo capo d’imputazione, le formiche. -   No! Oh! Aspettate! Credetemi... io non ho nulla contro le mosche! -   Il prossimo! -   Ehi... che modi! Aspettate, non le ammazzavo perche’ erano mosche, davvero, io non odio le mosche, lasciatemi spiegare, io non sono cattivo, lo giuro, e’ solo che... non credevo fosse cosi’ grave. -   Levatemelo dalle palle.
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