Scusate il ritardo per la pubblicazione del premio donato da Laura del blog “Home, gnam e click” ma in questi giorni un po’ di stanchezza e di stress accumulato, hanno avuto la meglio sulla voglia di fare altro… Ringrazio di cuore Laura per questo premio che ricevo e scambio con piacere:
Le regole:
1. Copia e inserisci il premio in un post… FATTO PROPRIO QUI
2. Ringrazia la persona che te l’ha assegnato e crea un link al suo blog… FATTO PROPRIO QUI SOPRA
3. Racconta 7 cose di te…
- sono mamma, moglie e casalinga a tempo pieno di Matteo e Marco… mai tempo fu speso così bene!!! dopo anni di bella carriera lavorativa!!!
- sono fierissima dei miei uomini
- adoro leggere soprattutto quando c’è di mezzo la cucina…
- adoro cucinare e mangiare, ovvio!!!
- prima o poi lo farò: aprire un baretto in Giamaica (avete presente il film “Cocktail” con Tom Cruise, quando si trasferisce proprio lì e conosce la biondina?)… beh, vorrei vivere 365 giorni all’anno con le infradito!!!!
- ridere con il mio bimbo in qualsiasi momento e sentirlo parlare anche tutto il giorno… beh credetemi, non ha prezzo!!!
- vorrei fare un mese sabbatico e anche più a Roma, città che adoro e che ha tanto da visitare!!!!
4. Nomina 15 blog a cui vuoi assegnare il premio e avvisali postando un commento nella loro bacheca: QUANDO RICEVO PREMI SOLITAMENTE, A TURNO, CERCO DI PASSARE LA PAROLA AGLI ALTRI BLOG OPPURE LASCIARE IL PREMIO A CHI LO GRADISCE. OGGI E’ LA VOLTA DI REGALARLO A CHIUNQUE PASSI DI QUI E LO VUOLE…
Ora veniamo agli ultimi libri che ho letto:
MIRTILLI A COLAZIONE
(immagine presa dal web)
Una famiglia che si riunisce dopo tanti anni che i figli sono partiti per fare la loro vita, i problemi di ognuno raggruppati sotto lo stesso tetto, i genitori che si vedono rigirare la loro vita tranquilla sul mare… sono le dinamiche di questo romanzo moderno dove alla base vi è il continuo amore verso i figli e la voglia degli stessi di avere il solido appoggio morale anche se ormai si sono costruite le proprie vite. Con questo libro, Meg mitchell Moore firma il suo esordio. Ogni protagonista viene per descritto facendoti amare ogni loro piccola o grande sfaccettatura del carattere e delle situazione che la vita ti pone davanti, situazioni a volte molto simili ad alcune che noi stessi abbiamo vissuto. Ginny e William si vedono scaravoltare la propria routine di pensionati dall’arrivo di Lillian la primogenita con bimbi al seguito dopo una rottura-pausa dal marito che in città si era fatto l’amante-segretaria, spinto dalla frenesia e dalla continua assenza della moglie sempre intenta sui figli. Sconvolta, decide di trasferirsi per l’estate dai genitori con la scusa che il marito troppo impegnato, sarebbe stato bello far passare qualche giorno al mare dia nonni, giorni che diventano poi settimane e mesi. Quando ormai sembra che tutto abbia preso una nuova piega, Stephen il maschio di casa torna anche lui a casa con la moglie imprenditrice incinta. La loro visita si trasformerà in breve tempo ad una vacanza forzata a letto della moglia in maternità a rischio, creando non pochi asti con la mamma-suocera che vede la nuora troppo intenta al lavoro e poco al futuro nascituro. Nel frattempo anche l’ultima figlia, sta passando un periodo stressante sotto molti punti di vista: il fidanzato la lascia ma lei è ancora molto presa, il lavoro non vede miglioramenti e la casa presa in affito con l’ex, diventa troppo poco gestibile per il costo alto… la vita nelle grandi città può diventare troppo faticosa economicamente, quindi decide di scappare dai genitori lasciandosi tutto alle spalle, ma proprio tutto non ci riesce; la perdita del suo bimbo per un aborto spontaneo, la farà cadere in depressione. La bellezza di questo libro è la descrizione dei rapporti fra genitori e figli, dei figli che a loro volta stanno diventando genitori: Lillian alle prese con una bimba al quanto sveglia e un altro piccolissimo che ha bisogno di tutte le sue attenzioni, pronta ad essere solo mamma tralasciando involontarimente il ruolo di donna di carriera ma soprattutto di moglie; Stephen pronto a fare solo il papà, conscio di avere una moglie che guadagna molto di più ma soprattutto difficile da spiegare ad una mamma che per sempre ha fatto la chioccia e non concepisce invece che sia il figlio pronto fare lui da mamma/papà del proprio bimbo ed infine Rachel che invece perde un bimbo che poteva essere l’unico anello che poteva ricollegarla al proprio fidanzato. Il punto fermo dei figli in questo romanzo sono i genitori ormai in pensione, che aprono le porte ai loro figli senza essere troppo opprensivi e ficcanaso, pronti a leggerne le sfumature nei loro comportamenti e abitudini; averli di nuovo tutti a casa, porterà scompiglio, caos e frenesia ma la loro unione datata farà da vero collante per mantenere ben saldi i loro rispettivi rapporti e le loro vite. Insomma il buon esempio e l’amore per la famiglia, è il vero e unico messaggio di questo dolcissimo libro. Se amate le storie belle e con il lieto fine, se avete bisogno di sapere che c’è sempre qualcuno che ci vuole bene o se avete anche voi una famiglia che non si perde in chiacchiere bensì è sempre presente soprattutto nei periodi meno felici, questo romanzo fa per voi…
Di tutt’altro stile e narrativa, è il libro di Nadia Morbelli:
HANNO AMMAZZATO LA MARININ
(immagine presa dal web)
Se volete farvi qualche risata, questo è un libro che fa per voi! scritto con semplicità e molta simpatia, il libro parla di un omicido commesso in un condominio. La signora Marinin appunto, viene trovata morta nell’appartamento della figlia sullo stesso pianerottolo di Nadia, una redattrice quarantenne e single che in breve tempo si troverà immischiata nelle ricerche investigative. E’ la vigilia di Pasqua, al ritorno da un viaggio, Nadia si concede un bagno, all’improvviso la luce se ne va magari per causa del temporale ed invece è nello stesso momento in cui la signora Marinin viene uccisa. La polizia suona al suo campanello e Nadia scopre che proprio quel giorno, il giorno del temporale, la sua vicina è stata uccisa forse per un furto in casa. La Marinin non è affatto ben vista da nessuno del palazzo, sempre petulante e ficcanaso, a volte litigiosa anche con la figlia. Ma sarà vero che la sua morte è avventuta per un furto in casa? niente è sparito e Nadia parlando con le persone che conoscevano la quanto strana signora, scopre un passato strano e molto difficile che fanno uscire personaggi e nomi di gente di paese sempre collegati a fatti di cronaca e pettegolezzi vari. Con il dottor Prini, agente di polizia, riuscirà a trovare il colpevole di tale delitto passando fra bocciofile, trattorie di paese e storie grottesche e fantasiose ma con sempre una fonte di verità a volte sconcertante, tra le chiacchiere degli abitanti, le cronache dei vecchi, le vicende di amanti spudorati e le memorie di un commissario ormai in pensione, si profila la sua pista investigativa. Addirittura, un indizio porterà anche al traffico di armi storiche illegali risalente alla monarchia italiana di Vittorio Emanuele II di Savoia… L’ambientazione è a Genova città in cui vive Nadia, durante il week-end nell’alto Monferrato dove vivono i suoi genitori e dove le storie legate alla famiglia della Marinin hanno origine e sviluppo. Per chi adora i romanzi gialli dalle venature umoristiche, questo è il suo romanzo: vita di provincia, storie colorate che s’intrecciano e fanno scoprire risvolti nuovi e al quanto particolari, sono le particolarità di questo delizioso romanzo; la protagonista Nadia Morbelli, con quell’aria un po’ sbadata e un fisico non del tutto appariscente, riesce a raccogliere dicerie varie che collegate fra loro, diventeranno le concrete certezze per risolvere un delitto che in apparenza sembrava una disgrazia legata ad un furto. Una scrittura leggera che sottolinea la vita di paese, frasi dialettali che colorano il romanzo qua e la, fanno assomigliare Nadia Morbelli al nostro caro Vitali…