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"Ho fatto colpo. Ma ora lei sarà in vacanza per un mese"

Da Andreaben
Ciao Andrea,
vado dritto al punto: il tuo manuale mi ha cambiato la vita, però di tutte le ragazze che ho conosciuto nessuna mi ha convinto fino in fondo, fino a giovedì scorso.
Ho fatto colpo su questa ragazza, che mi piace da morire, ma c'è un problema: domenica è partita per le vacanze che tornerà solo a fine mese. Dato che non posso chiamarla per fissare un appuntamento, dall'alto della tua esperienza come mi consigli di agire? Io ho in programma di scriverle domani.
Grazie di tutto, ti stimo un sacco.
S.
Caro S.,
sono dispiaciuto che la mia risposta ti arrivi quando la tua amica è già partita, ma spero di poterti offrire comunque qualche spunto. Un allontanamento forzato come quello che descrivi può essere un'occasione straordinaria per sfruttare il potere della Causa ostativa. La Causa ostativa, lo ricordiamo, è un ostacolo che si frappone fra una persona e un obiettivo, con il risultato di rendere quest'ultimo ancora più desiderato. Pensiamo a un bambino che si sente dire dalla mamma "oggi niente gelato, te lo comprerò solo domani" o a come cambia la nostra percezione di un'offerta sottocosto quando leggiamo che ci sono "solo 15 pezzi disponibili".
Ci sono innumerevoli modi per sfruttare un momentaneo allontanamento come Causa ostativa, rendendo la tua amica timorosa di perderti e accrescendo il suo desiderio di rivederti. Uno molto semplice è gestire ad arte il momento congedo: la guardi con un sorriso malinconico e l'aria pensierosa di uno che sa come vanno le cose nella vita e quando lei ti dice "ci vedremo presto, dai", le rispondi con una frase enigmatica: "bah, sì, vedremo cosa succede". Bacio leggermente distaccato, come se avessi una riserva mentale, un ultimo sguardo come a dirle "avremmo potuto fare grandi cose insieme io e te" e poi te ne vai senza voltarti. Nei giorni successivi te ne stai sempre in assetto passivo, aspettando che sia lei a cercarti. 

Come vedi si tratta di un sistema come un altro, per alimentare surretiziamente la sensazione di perdita: senza usare le parole, avrai insinuato in lei il dubbio che tu abbia intimamente preso una decisione che lei non può controllare, che tu abbia fatto le tue considerazioni e abbia scelto di non fidarti di lei. 

Avendo già congedato la tua amica, caro S., tu puoi comunque tenere vivo in lei il desiderio di rivederti limitando il pressing, lasciando in prevalenza a lei l'iniziativa di farsi viva con messaggi e telefonate e servendoti della comunicazione indiretta per darle la sensazione che sei impegnato a spassatela: per esempio, riservati di rispondere ai suoi messaggi dopo lunghe attese, chiudi le telefonate sempre per primo oppure fatti sorprendere dalle sue chiamante nel mezzo di un ambiente chiassoso e movimentato (magari con qualche voce femminile in sottofondo).

Un saluto,
Andrea

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