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Ho fatto un sabato!

Da Marlenetrn
Ho fatto un Sabato, avete sentito bene? Ho fatto un sabato, uno coi controfiocchi, intendo.
Mi sono svegliata presto, mi sono vestita e sono uscita di casa. Ho lasciato il resto della famiglia narcotizzata sotto le coperte e mi sono messa in macchina. Per una buona decina di minuti, il riscaldamento dell’auto non voleva saperne di partire, così con le mani gelide sorde agli impulsi del cervello e che avevano perso qualsiasi tipo di sensibilità, ho rimpianto per un attimo il tepore delle lenzuola, ma è durato veramente l’istante di un attimo. Giuro. Non appena la temperatura ha cominciato a salire il mondo è tornato a sorridere.
Sono stata alla mia vecchia scuola di grafica, dove con sommo piacere ho potuto notare che con le rette stratosferiche che ci hanno fatto pagare anni orsono si sono rifatti tutto il parco PC. Vecchi Pentium con schermi a tubo catodico che andavano avanti a suon di pugni e bestemmie hanno lasciato il posto ad una serie nuova nuova di zecca di Mac d’ultima generazione. La lavagna a gessetti sostituita da un proiettore a muro collegato a lavagnetta digitale e addirittura una fornitura di penne e carta intestata a disposizione degli studenti rimpinguata ad ogni lezione. Alla faccia, io a momenti dovevo portarmi anche il PC da casa, figuriamoci penne e quant’altro. I prof. Invece, quelli sono rimasti gli stessi e poter lavorare con loro a pari ruolo mi è sembrato quasi irreale.
Poi sono andata a pranzo con Raf, lei diceva cinese, io dicevo spagnolo ma alla fine l’ha spuntata un aperitivo che più italiano non si può e "drinking wine finding the cosmic solutions", come dice Paul Mc Cartney, s‘è fatto pomeriggio . Poi mi sono vista con Stef e siamo andate in un barretto figo a bere caffè scecherato aggiustato col Bailey’s e poi in giro per negozi, all‘outlet della benetton mi sono comprata due magliette di cui una fighissima e il basco, che quest’anno va tanto il basco nero che fa tanto francesina anni 50’. Salutata Stef, sono andata in stazione, ho fatto il biglietto per il treno di giovedì e poi di nuovo in macchina verso il ritorno. Recuperata la rana, sono tornata a casa un po’ melanconica perché mi dicevo che cavolo di sabato sera è che me ne sto qui a casa sulla poltrona mentre il mondo esce e va, grazie a dio mi ha telefonato un amico che suona con il gruppo e mi invita ad andare a vederli. Sistemo la Rana mi rivesto e di nuovo in macchina verso il locale. Sono stata qualche ora a bere birra, ascoltare bella musica e a guardare la rana spegnere tutti i lumini come fossero candeline.
Adesso è lunedì sera, a stento ho trovato il tempo di scrivere questo post che mi girava in testa e sono già passati due giorni da sabato. Che la domenica si porta dietro la sfiga del Leopardi e il lunedì è sempre lunedi, però mi dico: orca miseria, ho fatto un sabato. Della serie possiamo farcela. Possiamo rifarlo, volendo. Anzi lo rifaremo sicuro. Notte!

Spring:
Bryan Adams - Summer of 69


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