Interessante meditazione sulle 10 star che dovrebbero muovere il loro culo per migliorare la loro carriera, perché, se continuano così, mi sa tanto che saranno presto dimenticate, oltre che derise (e mi riferisco in particolare al numero uno di questa classifica).
Tutto nasce da una chiacchierata di ieri con Andrea che guardava l’horror Case 39 (2009) di Christian Alvart. Da qui in poi, a causa della presenza della ora smarrita Renée Zellweger (che avrebbe potuto benissimo trovare un posto fra gli scomparsi di Chi l’ha visto?, il programma che invece seguivo io a quella stessa ora), sono partito per una serie di elucubrazioni che mi hanno portato a questa nuova lista.
1. Nicolas Cage
C’è forse, in tutto il globo terracqueo, un attore che ha saputo sfruttare peggio la propria carriera di Nicolas Cage? No, non c’è. A nulla è servita la gavetta in grandi produzioni (perché far parte del clan dei Coppola aiuta sempre!!!) durata fino alla seconda metà degli Anni Novanta, diventando una vera e propria star nella seconda metà del Duemila. Una star benedetta (io direi anche miracolata) da un Oscar (miglior attore protagonista per Via da Las Vegas) e da notevoli ruoli in pellicole ormai diventate un cult (Face/Off – Due facce di un assassino). Perché, a un certo punto, Nic Cage sembra non aver imparato niente dalla sua passata esperienza sul set. Per prima cosa non ha imparato a scegliere bene le sceneggiature, collezionando ridicole pellicole alle quali avrebbe anche potuto evitare di partecipare e che hanno intristito la sua carriera: Fuori in 60 secondi, Il mandolino del Capitano Corelli, Il mistero dei Templari e sequel, Il prescelto, Ghost Rider e il suo sgradito sequel, Next, Segnali dal futuro, Solo per vendetta e, in ultimo, Il cacciatore di donne. Pellicole che, a mio parere, un vincitore di un Oscar come lui non avrebbe dovuto guardare neanche per sbaglio. Eppure eccolo lì a fingersi un italiano pieno di stereotipi, una specie di Indiana Jones più dinamico e meno affascinante, un corridore automobilistico defunto che diventa cacciatore di demoni e altre scempiaggini. Qui e lì qualche barlume di classe (Il ladro di orchidee, Il genio della truffa, The Weather Man – L’uomo delle previsioni, World Trade Center, Il cattivo tenente – Ultima chiamata New Orleans), ma non abbastanza per risollevare una carriera che continua a inclinarsi pericolosamente verso blockbusters commerciali tutti identici gli uni con gli altri. A questo, aggiungeteci anche il fatto che la sua faccia, invecchiando, sta diventando di gomma e incredibilmente fastidiosa… Secondo mia madre, è ancora un grande attore di intensi film… Mamma, al massimo grande lo era dieci anni fa…
2. Uma Thurman
La signora è diventata un’icona grazie a due film firmati da Quentin Tarantino. Il primo è stato Pulp Fiction dove ha letteralmente rubato la scena a John Travolta. Il secondo è composto dalla “dualogia” di Kill Bill, grazie al quale è entrata nel mito. Tutti conoscono Uma Thurman, ora. Ma a volte, essere ricordata per dei film di merda non aiuta la carriera. Sono molti i passi falsi della Thurman che, malgrado sia una strepitosa protagonista di spot pubblicitari, si è fatta rubare la scena da Meryl Streep in Prime (una commedia romantica così mal equilibrata non si era mai vista al cinema!), ha reso idiota il suo ruolo di Ulla in The Producers – Una gaia commedia neonazista, è la peggior supereroina della storia in La mia super ex-ragazza e ha collezionato una serie di pellicole che l’hanno relegata ad attrice di secondo piano: Un marito di troppo, Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo – Il ladro di fulmini, Bel Ami – Storia di un seduttore, il pessimo e mucciniano Quello che so sull’amore e, merdas in fundo, Comic Movie. E non dimentichiamo quello che è forse il peggior flop della storia del cinema: Motherhood – Il bello di essere mamma. Che un qualche miracoloso contributo arrivi da Lars von Trier e dal suo Nymphomaniac? Ce lo auguriamo. Lei se lo meriterebbe… non come Nicolas Cage che invece andrebbe proprio accantonato.
3. Katherine Heigl
Se n’è andata via da Grey’s Anatomy perchè voleva diventare una star del cinema… peccato che abbia un carattere di merda e, se a Hollywood è impossibile lavorare con te, stai tranquilla che Hollywood te lo farà capire. A Los Angeles, Katherine Heigl non piace (e hanno ragione… con tutte quelle belle crisi isteriche che ha avuto sul set… non entriamo nei particolari è meglio). Così questa attrice, che era la vera e incredibile scoperta televisiva del Duemila, non riesce a ripulirsi l’immagine di bitch, nemmeno con una serie di pellicole romantiche (La dura verità, Tre all’improvviso, 27 volte in bianco, Capodanno a New York , One for the Money, The Big Wedding)… Peccato, perché sembrava quasi avercela fatta con Molto incinta… ma l’operazione non è riuscita. Forse un buon film drammatico aiuterebbe. Uno di quei ruoli tosti che ti imbruttiscono fino a renderti irriconoscibile. A Charlize Theron è servito.
4. Luke Wilson
Alcuni diranno «Chi?!?!». E allora io sarò costretto a rispondere il fratello di Owen Wilson! Una carriera che era iniziata molto bene con una serie di commedie indipendenti e commerciali (I Tenenbaums, Anchorman – La leggenda di Ron Burgundy , Old School) ma che poi è scivolata nell’abisso dopo alcuni problemi esistenziali legati a una depressione cronica (malattia psicologica che aleggia anche intorno al fratello). Riprendersi e lavorare non è stato facile ed è il caso di ammettere che i numerosi flop non l’hanno minimamente aiutato (Duetto a tre, Alex & Emma, Il giro del mondo in 80 giorni, La neve nel cuore, La prima volta di Niky, La mia super ex-ragazza, Idiocracy, Blades of Glory – Due pattini per la gloria, Henry Poole – Lassù qualcuno ti ama, Una cattedra per due, Il funerale è servito… devo continuare?… Incontro con il male, Straight A’s).
5. Christina Ricci
Una personalità come la sua poteva avere TUTTO al cinema. Sarebbe stata una degna erede di Bette Davis se l’avessero lasciata fare, ma sfortunatamente questa bruttina del cinema ha malgrado qualche buon colpo messo a segno (Monster, Penelope, Speed Racer, Il mistero di Sleepy Hollow, Black Snake Moan) uscendo dagli schemi preconfezionati che le venivano imposti e malgrado sia riuscita a superare incolume il passaggio da bambina prodigio del cinema a star, non ha fatto il passo giusto e necessario per tornare nell’industria di Serie A, virando per il piccolo schermo che, però, l’ha tradita (Pan Am, dove aveva il ruolo di una hostess, è stato cancellato dopo la prima stagione).
6. Jack Black
Due anni fa, Jack Black è stato il perfetto Bernie Tiede, assassino dell’anziana Shirley MacLaine nella commedia nera Bernie di Richard Linklater. E forse, è stato uno dei suoi ultimi ruoli più riusciti. Doppiare un Panda che è anche un mito del kung fu, però, non aiuta se poi fai film come Un anno da leoni , I fantastici viaggi di Gulliver e Anno uno. Tutta la splendida irriverenza di questo panciuto attore si è già dissipata? Pare di sì. Per alcuni dottori, lo stress farebbe aumentare di peso… ma io lo trovo dimagrito! Per me, era tutta aria… e non hamburger.
7. Julia Stiles
La sua carriera era nata grazie a Save the Last Dance che l’ha consacrata a star. Ma poi, questa giovane attrice non ha più saputo che pesci pigliare. Da lì in poi è inciampata in The Bourne Identity, Cose da maschi, Carolina, Mona Lisa Smile , Un principe tutto mio, Edmond , Il Grido della Civetta. Relegata nel piccolo schermo grazie a Dexter della Showtime, ha bisogno di un grande film per ristabilirsi. In caso contrario, si dovrà preparare a ruoli di secondo piano come in Il lato positivo, dove interpretava la sorella maniaca di arredamento-hi tech di una Jennifer Lawrence immeritatamente da Oscar. Ma tranquilli, pure lei, come la Lawrence, in quel film recita da schifo.
8. Kate Hudson
La figlia di Goldie Hawn, celebrata come una delle più grandi rivelazioni femminili degli Anni Duemila si è già sgonfiata. Dopo l’Oscar quasi sfiorato per Almost Famous – Quasi famosi che l’avrebbe potuta rendere al pari della madre, la povera Hudson non è riuscita a mantenere la fama che le è capitata fra le mani. Capita, quando dici sì a insipide commedie d’amore e formative (Come farsi lasciare in 10 giorni, Quando meno te lo aspetti, Tu, io e Dupree, Tutti pazzi per l’oro, La ragazza del mio migliore amico, Il mio angolo di Paradiso), horror non particolarmente riusciti (The Skeleton Key), musical che fanno acqua da tutte le parti (Nine). A darle un ultimo colpo di coda è stato il bellissimo Il fondamentalista riluttante dove però non era la protagonista, ma è stata relegata a una parte minore dalla regista indiana Mira Nair. Alcuni dicono che non sia particolarmente interessata alla sua carriera e che, invece, preferisca correre dietro ai maschi che da sempre si accumulano nella sua vita: James Franco, Zack Braff, Chris Robinson, Owen Wilson, Matthew Bellamy…
9. Christian Slater
Ce l’ho! Ho la soluzione. Posso, Mike? “MAI LAVORARE IN UN FILM DI UWE BOLL PERCHE’ E’ L’INIZIO DELLA FINE”. È giusto? Sììììì. Christian Slater: sei impazzito o cosa? Alone in the Dark!?! E dopo questo film, salutate l’uomo che, per tutti gli Anni Ottanta e Novanta ha infiammato i cuori delle ragazzine e delle donne più mature e date il benvenuto a uno sfigatissimo attore che ha avuto il disonore di recitare accanto a Tara Reid. Dimenticate i fasti di Il nome della rosa, Robin Hood – Il principe dei ladri, Intervista col vampiro… Non ha azzeccato un solo titolo, dopo questi. Che anche per lui, come per Uma Thurman, Lars von Trier faccia il miracolo?
10. Renée Zellweger
Meriterebbe di stare al primo posto della classifica, ma la lasciamo a questo decimo posto perché manca ormai da quasi quattro anni e nessuno sembra essersene accorto. La grande Renée Zellweger che è stata la corposa Bridget Jones… e poi niente altro, ha bruciato la sua carriera arrivando fino a un Oscar (per molti immeritato) con il melodrammatico Ritorno a Cold Mountain. Ma lì, ha finito di graffiare. Si è fatta rubare la scena da Russell Crowe e da Paul Giamatti in Cinderella Man – Una ragione per lottare, è stata un’insipida Miss Potter ed è poi stata protagonista e non di pellicole non particolarmente meritevoli di attenzione come il romantico In amore niente regole, New in Town – Una single in carriera, My One and Only, l’horror Case 39 e My Own Love Song, anno 2010, che rimane il suo ultimo film. Da oltre tre anni, questa attrice è assente dai grandi schermi a causa di un’anoressia nervosa e di deformanti iniezioni di botox. A proposito di attrici che hanno vinto l’Oscar come miglior interprete femminile non protagonista e non si vedono in giro dal 2009… Qualcuno ha qualche notizia di Mo’Nique?
Fabio Secchi Frau
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake