L'idea è sfornata inaspettatamente, di venerdì pomeriggio dal Principe.
"Perché non ce ne andiamo per il fine settimana a Roma? Con l'occasione domenica ci allunghiamo allo ZooMarine, dove è prevista l'animazione Peppa Pig”.
In genere sono la guastafeste di casa e le mie bocciature sui progetti mordi e fuggì, ora che siamo figli muniti, sono famose, ma stavolta, complice l'amore smodato che ho per Roma e la venerazione di Cestino per un maialino rosa, zittisco la stridula voce della coscienza che ridacchia “Non lo fare!”, e accetto entusiasta.
Preoccupata ma entusiasta. Per sotterrare un po' di quel l'ansia che in questi momenti mi prende, aggrego per la scampagnata anche l'Ipernonna e Sorella n. 1 con marito e figli. Di sicuro, eventuali (ma sicuri) imprevisti, saranno più accettabili se ci sarà gioco di squadra.
Sabato mattina il tempo sembrerebbe incerto ma le previsioni meteo avevano dato sole e così non me ne preoccupo più di tanto e partiamo. In effetti, la giornata è stata bella, faticosa ma bella. Certo prendere la metropolitana munita di carrozzina ha tutto un altro sapore e scoprire che di fianco a file di scale non è scontato trovare l'ascensore, non è stato molto piacevole ma va da se che in qualche modo ci si attrezza. Piazza di Spagna, Via del Corso, Fontana di Trevi e poi giù fino all'Altare della Patria e ancor più giù ad ammirare il Colosseo. (Piky sei una sciocca, Cestino ama camminare l'hai sempre detto e sostenuto, vantandoti pure, ma i bambini sono imprevedibili, vivono al momento e possono anche cambiare idea, un passeggino in questo caso ti avrebbe tenuto a galla perché 15 kg in braccio su un mare di sampietrini, sono troppi anche per i bicipiti del Principe). Nessuno se la sente di fare, allo stesso modo, il percorso inverso, e dopo 360° di Colosseo, troviamo un taxi (per dovere d’informazione la fermata è a ridosso della metropolitana). Campo dei Fiori e sempre magica e sempre piena, ma un tavolo alla nostra trattoria lo troviamo e a stomaco pieno si dorme meglio.
Nel frattempo abbiamo fatto una promessa "Domani conoscerai Peppa Pig" . Il domani è un sole mai visto in pieno cielo, un caldo mai sentito e un Cestino che va a mille anche nell'abitacolo della macchina. Ah il domani è anche una strada a una corsia che porta verso il mare, un parco che giustamente è a ridosso e una nazione intera che ha deciso, come noi, di passarci la domenica. Devo raccontare com’è andata???????????????
No non me la sento, non mi va di dire che abbiamo fatto quasi tre ore di coda per arrivare, che all'interno non era possibile muoversi, che qualsiasi attrazione era inaccessibile per la fila, che 'erano piscine dove l'acqua era invisibile, che l'unico punto ristoro non può essere commentato, che per una panchina, o fazzoletto di prato, c'era da salire sul ring, che la metà dei bambini che ho visto piangeva, che l'altra metà si è persa, che alle tre si è scatenato il diluvio (si proprio quello che si è visto in TV!), che eravamo a casa quasi per la notte, che nessuno si è divertito e che per vedere Peppa Pig, abbiamo dovuto sintonizzarci su Rai Yoyo. Oggi è mercoledì e anche se mi sto riprendendo, lo strascico dentro la testa per aver fatto una promessa (se pur sciocca) e non essere riuscita a mantenerla rimane e cosi pure la voce della coscienza, che stridula, mi sta ridacchiando "Te l'avevo detto".