In realtà avrei dovuto titolarlo “Ho litigato con Nicola Porro, ma lorse lui non lo sa”.
Ho scritto questo articolo questa notte e l’ho programmato per la pubblicazione oggi alle ore 09:00, perchè oggi sarò a Milano, ma non volevo lasciarvi, anche se solo per una giornata, senza avervi raccontato della mia lite con Nicola Porro del Giornale.
In realtà non so bene se Porro sa che abbiamo litigato :) , un po’ come quando da bambino mi fidanzavo con qualche bambina, quello che so e che i miei interventi li ho fatti in risposta ad un suo messaggio su Twitter, e quindi gli sono arrivati, anche se, naturalmente, ha fatto finta di ignorarli. Infatti, come diceva Sordi in un famoso film: “lui è lui e io non sono un cazzo!” (Sordi diceva al contrario, naturalmente).
Comunque, ecco il mio “litigio con Nicola Porro”, il contesto era la riunione della Fornero con le parti sociali per decidere sulla riforma del lavoro, ed erano le ore 18:00.
(sono più messaggi perchè su Twitter un unico messaggio non può superare i 140 caratteri)
Porro – art18 Monti si augura che prevalga l’interesse generale. Ma allora perchè trattare con i sindacati dell’interesse particolare?
ILCRONISTA – Giusto! Sarà perchè l’interesse generale non sta solo al governo giudicare qual’è? Visto che tutti vivono alle spalle nostre?
IL CRONISTA – … e visto che i ministri hanno da pensare a guadagnare milioni all’anno tanto che una dichiarazione dei loro redditi annuali…
IL CRONISTA – facendo i conti serve a pagare 100 anni della mia pensione? Magari è per quello, che ne dici, Porro?
IL CRONISTA – Con questa crisi si vede che dei lavoratori non frega niente a nessuno. (votavo centrodestra e ti apprezzavo)
IL CRONISTA – Adesso non c’è più nè destra nè sinistra; solo cittadini comuni contro parassiti che vivono alle nostre spalle
IL CRONISTA – Ormai è questa la mia linea, e spero che non sia solo la mia. Ma lo vedremo alle prossime elezioni ;)
IL CRONISTA