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Ho ucciso Yara, la conoscevo due mesi. Mitomane? Pedofilo?Sciacallo?

Creato il 09 agosto 2011 da Yellowflate @yellowflate
Ho ucciso Yara, la conoscevo due mesi. Mitomane? Pedofilo?Sciacallo?

Ho ucciso Yara, la conoscevo due mesi. Mitomane? Pedofilo?Sciacallo?

Yara, tra mitomania, calunnia, omertà, si va avanti nelle ricerche più difficili della storia della criminologia italiana. Ma è ieri uno di quei lunedì sonnecchiati, è la redazione dell’Eco di Bergamo e, non c’è clima da terrorismo, insomma è strano quel che accade. Ecco una lettera anonima. Vera? Non vera? E’ una lettera senza mittente scritta con un normografo. Roba da proffessionisti o da sciacalli! E’ l’assassiono di Yara così deice.
La lettera ora è ai Ris di Parma per vedere e cercare le tracce, noi riportiamo un pò come han fatto in tanti alcune note salienti sulla misteriosa lettera.
Un foglio grande, un  A3 scritto su entrambe le facciate è stato scritto  con l’aiuto di un normografo, sgrammaticata. Ma c’è da dire che nel 2011 la fantasia è così sviluppata che chiunque  potrebbe fingersi analfabeta. La lettera sembra arrivi da  Genova, che smista la corrispondenza dell’intera Liguria e della provincia di Alessandria.

A spedire la lettera è un autoproclamato mostro, un pedofilo che il giorno, quell’umido giorno del 26 novembre si trovava a
Brembate Sopra per lavoro e passava «vicino al centro sportivo per conoscere qualche ragazzina, perché le donne non me vogliono, mi imbarazzo con adulti».Si confessa con una lettera anonima perchè per lui sarebbe rischioso contattare i carabinieri di Ponte San Pietro «poiché già segnalato il mio nome lì per altri fatti accaduti anni prima».

Descrive di una conoscenza con Yara lunga almeno due mesi. «Verso fine settembre passavo vicino a palestra con la mia macchina e con delle scuse avevo conosciuto una con quel nome. Finimmo con il simpatizzare eppure mi sembrava di piacere a lei perché me sorrideva quando le chiedevo se aveva il ragazzo fisso».
Infine ecco quel che scrive sul 26 novembre: «gli offrivo un passaggio a casa verso le 18,50. Con una scusa le dissi che dovevo passare un attimo al posto di lavoro a Mapello. Verso le 19 arrivammo a Mapello, in macchina le squillò il cell. La convinsi a spegnerlo, lei aveva già capito le mie intenzioni. Una volta fermata la macchina si spaventò e tentò di scappare, prima mi colpì ai testicoli e il suo cell. mi cadde addosso. Lo presi e lo disattivai. Lei intanto era appena scappata fuori de macchina. Avevo perso la testa per il fatto che poteva rovinare il mio corpo. La insegui nel campo dietro cantiere avevo un coltello poi presi una pietra e senza rendermi conto la colpii alla testa. Pensavo che era meglio chiamare il 118 e poi scappare ma preso dal panico la caricai in macchina e (..) portai il corpo in un campo più sicuro di Mapello (in realtà Chignolo, ndr)».
Una lettera da autore, da omicida, da pedofilo? O semplicemente un testo come tanti può fare chi in questi mesi ha letto le cronache?

Intanto uno spunto di rilievo potrebbe invece arrivare in merito al luogo del delitto: gli studi dei biologi e degli scienziati che hanno affiancato l’anatomopatologa potrebbero confermare, o smentire, se la 13enne di Brembate Sopra è sempre rimasta nel campo di Chignolo d’Isola, dal momento dell’aggressione fino al ritrovamento. Inoltre è quasi pronta l’archiviazione per l’unico indagato.Infatti i l pm della Procura di Bergamo, Letizia Ruggeri, ha depositato la richiesta di archiviazione del fascicolo relativo a Mohammed Fikri, fermato ai primi di dicembre perche’ sospettato di aver avuto un ruolo nella scomparsa di Yara Gambirasio. Fikri, bloccato mentre era in viaggio su un traghetto diretto a Tangeri, era stato rilasciato dopo due giorni, perche’ fu accertato che il tutto si era basato su un errore di traduzione di una sua telefonata. Dopo allora il giovane, che aveva lavorato nel cantiere del centro commerciale di Mapello per mesi al centro delle indagini, ha trascorso l’inverno in Marocco per poi tornare a Montebelluna, in Veneto, dove ha ripreso la sua vita normale. Sulla richiesta del pm decidera’ a giorni il gip. Il marocchino e’ finora l’unico a essere stato iscritto nel registro degli indagati per il rapimento e l’omicidio di Yara.

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