"Ciao Shaaaap"
"..."
"Coraggio, Shap, parlaci della tua dipendenza"
"È difficile da dire.
Mi piace vivere in un posto in cui vieni contattato da "Gesù Cristo" via mail e puoi andarlo a trovare quando vuoi, essendo un sedicenne residente il Lombardia.
Mi piace vivere in un posto in cui il leader del movimento che ne invoca a gran voce l'indipendenza è un vecchio bacucco, già capo di gabinetto in un posto che lui reputa davvero un cesso.
Mi piace che il vecchio bacucco sia l'UNICO a dire al nostro ministro della difesa che più che dotare i caccia militari di bombe che provocherebbero (altre) migliaia di ferite, meglio sarebbe investire quei soldi nella ricerca.
Mi piace vivere in un posto in cui, per comprare casa da un privato, devi prima controllare che i numeri di telefono sugli annunci non siano di agenzie mascherate, tenendo Ottopiù in una mano, la penna nell'altra e digitando con il naso i numeri sula tastiera del computer acceso sul sito delle Pagine bianche.
Mi piace vivere in un posto dove il direttore di una rivista ti chiama. Ti offre uno spazio per una rubrica.
Argomento a tua discrezione.
Ti presenta come la nuova redattrice. Chiaramente aggratis.
Poi ti carica di 12 chilogrammi di riviste da portare via, non importa se da mezz'ora asserisci che sei giunta in redazione a piedi.
Poi ti chiama per dirti che, magari, puoi scrivere di libri. Recenti, eh, anche se sei una classicista.
E perché no, chi non adora Moccia oggigggiorno.
Intanto, la tua migliore amica, esaltata dall'accaduto, asserisce con sicurezza che dovresti scrivere la tua versione di Sex and the City.
Qualcosa tipo Sex and the Brésa.
Certo in quel momento vedevamo a, invece del tramonto sulla Statua della Libertà (che a pensarci sembra il punto di ritrovo dei circoli della libertà), la solita aurora boreale su San Polo provocata dai fumi dell'Alfacciai.
E anche il versante sensuale non riempirebbe una riga della rubrica.
-Daiiii, io faccio Miranda!-
E io continuo ad amare questo posto
Aiutatemi."
Non scherzavo: aiutatemi. Devo trovare un argomento per la rubrica.
Qualcosa su cui io sia ferrata. Gli schemi della Juve negli anni '90 me li hanno già bocciati.
È questione di vita e di morte: non voglio leggere "Scusa ma ti chiamo amore", capitemi.
Engal, è il tuo momento: il bando che stavi da tempo aspettando.
Massima serietà, astenersi perditempo.
Potrebbero interessarti anche :
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Pagine di smeraldo
Eccoci giunti al nostro consueto appuntamento settimanale con la mia storia costruita su cinque parole datemi da una persona sconosciuta. In questo caso, una... Leggere il seguito
Il 17 giugno 2015 da Andrea Venturotti
RACCONTI, TALENTI -
Sala d’aspetto
Ansia. Mi guardo attorno e vedo solo ansia. Tensione. Preoccupazione. Sudorazione. Sono in una maledetta sala d’aspetto. Penso che non esista altro luogo... Leggere il seguito
Il 15 giugno 2015 da Andrea Venturotti
RACCONTI, TALENTI -
Arte, artisti, premi, beffe: ma c’è un limite?
L’Arte, questa benedetta amata-odiata-bistrattata arte. Usata in ogni dove, come condimento ad ogni pietanza, capro espiatorio per ogni fatto, colpa e fortuna... Leggere il seguito
Il 08 giugno 2015 da Chiara Lorenzetti
DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Come cucire una mini pochette da jeans
Read this post in: EnglishOggi per la serie Cucicucicoo’s Eco Crafters and Sewers, abbiamo la fantastica Laura di Le Pecionate! Leggere il seguito
Il 08 giugno 2015 da Cucicucicoo
BAMBINI, DIARIO PERSONALE, TALENTI -
Storie di vita di una ventenne
Aspettavo di incontrare J (che sta per Julia, ma solo sua mamma la chiama così), la nostra vicina ventidueenne che di mestiere fa la meccanica di motociclette... Leggere il seguito
Il 03 giugno 2015 da Marina Viola
DIARIO PERSONALE, PER LEI -
La spiega sulle competenze (9000 caratteri)
Per chi non lavora dentro il calderone ribollente della scuola, per chi non ha figli in terza media o in quinta elementare, per chi non prende quindicimila... Leggere il seguito
Il 25 maggio 2015 da Lavostraprof
DIARIO PERSONALE, SCUOLA