Oggi, qualunque consumatore “attento”, anche se non “esperto”, non può più restare in attesa del guru o del critico di turno, che deciderà cosa, quando e quanto fargli sapere.
Occorre, in una parola sola, la “consapevolezza”; serve diventare protagonisti della propria abilità nello scegliere, identificare e riconoscere un alimento attraverso il semplice esercizio dell’analisi sensoriale.
Ne abbiamo il coraggio? Per fortuna, ognuno di noi nasce “ben fornito” di tutti gli strumenti dell’analisi sensoriale; sta poi alla nostra curiosità cercare le occasioni per amplificarli fino a farli “esplodere” e divenire elemento discriminante nelle nostre scelte di consumatore. Ho voglia d'imparare, voi? Antonio G. Lauro