Sara aveva già respirato l’atmosfera dei playoff nelle ultime due stagioni, con la maglia del Real Torino e con quella dei Torino Bulls. “La prima volta fu fantastico anche perché non mi aspettavo la convocazione” ricorda, “l’anno scorso fu altrettanto bello, anche perché arrivammo a un passo dal passaggio del turno. Mi infortunai a un dito della mano ma giocai bene ugualmente, così come tutti i miei compagni”. Con quegli stessi compagni Sara ha disputato quest’anno il campionato under 16, che si avvia ormai alla conclusione. È l’unica ragazza del roster e gioca nel ruolo più unico che esista; nel gruppo c’è grande complicità: “stiamo crescendo insieme, come singoli e come squadra. L’anno scorso eravamo tutti in under 14, quest’anno abbiamo un po’ patito il salto di categoria ma per la prossima stagione c’è grande ambizione e speriamo di arrivare in alto”.
Tutta la famiglia di Sara Belli è appassionata di hockey. Il fratello Alessio è attaccante nella prima squadra dei Bulls, la mamma è team leader della formazione femminile e il papà segue diversi incontri tutti i week end. Sara però ha iniziato sulle rotelle: “facevo pattinaggio artistico, poi a una festa sul ghiaccio hanno adocchiato me e mio fratello che perché ce la cavavamo molto bene e così sono passata all’hockey. All’inizio, ai Draghi, ero una giocatrice di movimento, ma dopo qualche mese ho cambiato”. Tra Real Torino e Torino Bulls, Sara è sempre stata in porta. “Preferisco difendere piuttosto che attaccare e anche quando a scuola gioco a calcio con i miei compagni rimango sempre in difesa. Ogni tanto in allenamento mi capita di abbandonare i pali, ma istintivamente torno subito indietro”.
Quest’anno, con l’esordio in serie A femminile, Sara ha sperimentato anche la squadra senior. “Un’avventura fantastica, tutto è stato una sorpresa e una scoperta” racconta, “siamo un gruppo con molte giocatrici giovani e altre più esperte; qualcuna è tornata sul ghiaccio dopo un periodo di stop, oppure dopo aver giocato negli amatori. Ma lo spogliatoio si è subito unito, la differenza di età non conta. Le olimpioniche Silvia (Carignano) e Debora (Montanari) ci insegnano a dare sempre il massimo e con i miei compagni più piccoli cerco di comportarmi nello stesso modo in cui loro si comportano con me”. Prima Sara si divertiva di più a giocare con i ragazzi nelle giovanili, adesso ha scoperto una nuova dimensione nell’hockey femminile. E il prossimo anno difenderà ancora i pali dei Torino Bulls, diventandone sempre più il presente e il futuro.