Hollande andrà a trovare la compagna all’ospedale

Il presidente francese Hollande è andato in visita all’ospedale per trovare la compagna Valérie Trierweiler, ricoverata da una settimana per un presunto esaurimento nervoso dopo la rivelazione mediatica della relazione tra il presidente francese e l’attrice Julie Gayet. La giornalista e compagna di Hollande è stata ricoverata venerdì scorso, subito dopo le rivelazioni del settimanale “Closer” sulla love story e da allora il marito non era ancora andato a trovarla, dando adito a critiche e commenti sui settimanali per mancanza di tatto con la compagna. In realtà, secondo quanto rivelano le ultime fonti giornalistiche, sarebbero stati gli stessi medici dell’ospedale a raccomandare a Hollande la lontananza, proprio per evitare alla premiere dame ulteriori traumi emotivi.

Intanto il settimanale “Closer” continua la campagna mediatica sulla presunta relazione presidenziale, annunciando nuovi particolari e dettagli nell’edizione di domani, con nuove foto che confermerebbero come la relazione tra Hollande e Gayet duri da almeno due anni.

Dopo la polemica sull’appartamento in cui i due si incontravano, il settimanale ha annunciato l’esistenza di un secondo appartamento, non lontano dall’Eliseo, in cui i due si sarebbero incontrati. Inoltre la relazione sarebbe stata intervallata da continue rotture e riavvicinamenti con la première dame, che avrebbe fatto ripetuti tentativi di riconciliazione con Hollande, prima che la notizia giungesse alle orecchie dei giornalisti.

Subito prima dello scoppio dello scandalo e la pubblicazione delle indiscrezioni e delle foto, Hollande avrebbe avuto un faccia a faccia con Valerie, nel quale avrebbe rivelato quello che sarebbe accaduto a momenti e si sarebbe “mostrato molto freddo” nei confronti della première dame, che a detta del settimanale, sarebbe rimasta scioccata dalla notizia e avrebbe ingerito qualche piccola di tranquillante di troppo, sentendosi poi male e chiedendo il ricovero in ospedale. Fonti vicine a Valerie negano però che si potesse trattare di un tentativo di suicidio.