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di tutti i film che ho visto, questo è uno di quelli che più mi è rimasto dentro per le emozioni che mi ha suscitato. è un film che parla di amore e di perdita, e della sofferenza che nasce dalla perdita dell'amore. diviso in tre episodi che sono in qualche modo connessi tra di loro, è permeato dalla delicatezza e dalla leggerezza del tocco del regista Matthew Chookiat Sakweerakul che avevo già apprezzato con The love of Siam. Sakweerakul, che era presente alla proiezione insieme a Witwisit Hiranyawongkul (che di The love of Siam era protagonista e che in questa pellicola ha una parte minore, oltre ad essersi occupato della colonna sonora), ha infatti iniziato la lavorazione del film dopo la morte del padre. 

Chutavuth Pattarakampol (Nay) e
Kittisak Patomburana (Beam)

la prima storia si svolge nel corso di una notte, in una scuola deserta, dove si aggirano due adolescenti: il solitario Nay che è appassionato di fotografia e sta appunto facendo una serie di scatti, e lo sportivo Beam. i due ragazzi chiacchierano, si conoscono meglio, si avvicinano; ben presto si capisce che Nay è innamorato di Beam, il quale però non fa che parlare di una ragazza che gli piace. intanto si fa mattina, quando Beam deve partire insieme alla squadra di basket per una partita e non sa se e quando tornerà perchè ha vinto una borsa di studio presso un altro istituto. Nay gli chiede l'email per spedirgli alcune foto e anche per restare in contatto, ma Beam non la ricorda; soltanto sull'autobus in partenza ritroverà il foglietto con l'indirizzo, ma sarà troppo tardi per darlo a Nay. 

Penpak Sirikul (Buajan)

la scena cambia e ci troviamo in una bellissima tenuta, dove la vedova Buajan non riesce a fare i conti con la perdita del marito. egli, che non poteva parlare a causa della malattia, comunicava tramite foglietti e annotazioni, e dopo la sua morte Buajan non fa che ritrovare questi foglietti dappertutto, fino a prenderli come una sorta di maniera che il defunto ha per continuare a comunicare con lei. tutti le dicono di lasciare andare, ma lei sembra non riuscirci. 

Ruangsak Loychusak (il futuro sposo) con
Siraphan Wattanajinda (Preeya) e l'attrice che
interpreta sua zia

nel terzo frammento siamo di nuovo nella tenuta di Buajan dove sta per avere luogo il matrimonio di Preeya, figlia di una sua amica. Preeya è partita subito dopo la fine delle liceo e non è tornata per dieci anni; il matrimonio è dunque anche l'occasione per rivedere i vecchi amici. ella si trova quindi sballonzolata tra i ricordi che riemergono quando rivede il suo ex-ragazzo, il fratello (Witwisit Hiranyawongkul) che si occupa dei preparativi e che la stressa per ogni minimo dettaglio, la suocera che la tratta con disprezzo e il futuro marito che tace e pare perennemente incazzato. Preeya finisce per cedere alla nostalgia nei riguardi dell'ex-ragazzo e si convince sempre più che il marito la disapprova e che la manderà al diavolo anzichè sposarla. e che ci azzeccano i due ragazzini del primo episodio in tutto ciò? ci azzeccano che alla fine si vede Nay che scatta foto al matrimonio e, prima di andarsene, visita la tomba di Beam, morto quindicenne in un incidente. ho trovato specialmente toccante il secondo episodio, ma  tutto il film mi è piaciuto moltissimo; la prima parte è la più delicata, con questi ragazzini che si girano intorno scoprendo forse per la prima volta di essere innamorati, mentre la terza è indicativa di come spesso ci fissiamo su quello che potremmo avere avuto e non ci accorgiamo che quello che abbiamo già è molto più prezioso.