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Homefront: The Revolution – Anteprima

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 04/07/2014

Cover Homefront: The Revolution

PC - PS4 - Xbox One

Pegi 18
Livello di Attesa
6.33
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Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Deep Silver

Distributore: Koch Media

Lingua: ND

Giocatori: ND

Data di uscita: TBA 2015

Homefront: The Revolution – Anteprima
PS4XONEPC

EUR 69,99EUR 69,99EUR 59,99

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Tutti noi ricordiamo il poco fortunato Homefront, nel quale si chiedeva al giocatore di fronteggiare niente meno che un’invasione dell’unione coreana in territorio statunitense. Il titolo, forte di un comparto narrativo di tutto rispetto, non era riuscito ad imporsi a causa di alcuni oggettivi limiti di gameplay. Un peccato, perché si trattava di un titolo come pochi in ambito FPS, con un ritorno alla trama ed alla campagna single-player che ancora oggi manca nelle recenti collezioni dei gamers più esigenti. Crytek però ha ripreso in mano le sorti della serie, impegnandosi a sfornare un seguito che, come vedremo, ricalca molto lo stile già visto in Crysis.

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Homefront 2 o Crysis 4?

La software house britannica ha mostrato, nei teaser video e gli spezzoni di gameplay forniti al pubblico, un prodotto trasformato in ogni suo aspetto, se non nel prosieguo della trama. Trama che rimarrà un punto fermo: l’America qualche anno dopo l’invasione è un posto invivibile, con i coreani che hanno eliminato qualsiasi diritto civile, imponendo una legge marziale che inizia a stare stretta a molti. Tra i più coraggiosi ci sono i ribelli della resistenza, che iniziando a organizzarsi in cellule sempre meglio attrezzate inizieranno a dare del filo da torcere agli usurpatori. Inutile dire che cercheremo di seguire le orme di uno di questi, nel difficile tentativo di ridare la libertà al paese a stelle e strisce. La location di partenza (storicamente evocativa) sarà Philadelphia.

Qui iniziano le clamorose differenze rispetto al primo capitolo della saga: di fronte al giocatore infatti un vero e proprio open world FPS, nel quale gli unici limiti saranno dettati dalla presenza più o meno fastidiosa delle forze nemiche. In gioco saranno presenti mezzi guidabili, missioni principali e secondarie, obiettivi da sbloccare, nemici da dover eliminare e così via. Sarà ancora possibile personalizzare le armi in maniera molto specifica e dettagliata, nonché approcciare in maniera sempre diversa e personale ogni situazione di gioco. Cose ovviamente già viste nei tre capitoli di Crysis, ma implementati con elementi di spicco quali la possibilità di reclutare nuove leve nella nostra organizzazione di resistenza, nonché un promettente, quanto ancora fumoso sistema di crafting. Grazie a quest’ultimo sarà di vitale importanza reperire oggetti e risorse, necessarie per poter costruire e fabbricare armamentari difensivi, kit esplosivi ed altri gingilli che verranno poi utilizzati in-game. Ovviamente tutto questo non fa altro che allontanare da una parte il software dalla sua natura FPS, a favore di un sistema più variegato e caotico, ma capace, se ben sviluppato, di garantire un gameplay indubbiamente innovativo . Da ricordare poi la presenza di un sistema di crescita delle abilità del personaggio, del quale si sa ancora poco (quanto influenzerà le caratteristiche del nostro eroe?) e la possibilità di giocare online in cooperativa fino a quattro persone.

Dal lato tecnico durante l’ultimo E3 si è riuscito a vedere abbastanza, tanto da notare come il CryEngine faccia ancora la sua sporca figura, aiutato stavolta da ambientazioni sempre cupe ed uggiose, nelle quali agli importanti giochi di luci ed ombre, fanno da contraltare dettagli che non necessitano di essere curati in maniera troppo maniacale. A dir la verità in sede losangelina si è notata una certa mancanza di cura di alcune textures ambientali, forse dovuta anche alla mole esagerata di elementi e di oggetti presenti nel gioco, che ha come necessaria conseguenza una certa approssimazione. Anche alcune animazioni, come per esempio quelle con le quali il protagonista afferra gli oggetti ed interagisce, sono sembrate un pochino forzate e poco realistiche. Impressionanti invece gli effetti particellari, le esplosioni ed i rumori ambientali, nonché la mole incredibile di personaggi ed elementi mobili. La scarna sequenza di combattimento, sebbene preceduta da un divertente esempio di quello che potrebbe essere il crafting in Homefront: The Revolution, è risultata caotica e poco soddisfacente da vedere, caratteristica in realtà già posseduta dai precedenti Crysis.

Homefront: The Revolution – Anteprima
IN CONCLUSIONE
Homefront: The Revolution potrebbe fare il colpaccio grazie ad una grande eterogeneità degli elementi di gioco, che spaziano dallo sparatutto, passando per l'open world in salsa GDR fino al cooperativo online. Il crafting ed il reclutamento di alleati in-game risulterebbe poi la ciliegina sulla torta per quello che in potenziale odora di FPS definitivo. Esistono però degli oggettivi problemi, sia tecnici che di sviluppo, già visti nei precedenti lavori di Crytek, tali da farci prendere il gioco con le molle. Troppa carne al fuoco potrebbe far male al titolo, che ancora non si mostra completamente. Ad ogni modo aspettiamo sicuramente fiduciosi.

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