Quando tempo fa scrissi della partenza, nella stessa giornata, della quarta stagione di "The walking dead" e della terza di "Homeland" ammisi che, mentre della prima era semplice parlare, la seconda richiedeva, e meritava, qualche ragionamento in più.Ci ho ragionato sopra talmente tanto che ormai comincia la quarta stagione....ho i miei tempi, che volete farci.
Ci sono state poi alcune situazioni parallele concluse troppo velocemente per non parlare di personaggi apparentemente di grande risalto in questa stagione, una su tutti Dana la figlia di Brody, mollati dopo poche puntate nel limbo.
Certo, la morte di Brody (non spoilero, la serie l'avete già vista tutti), verso cui tra l'altro avevo sempre nutrito più di un dubbio fino alla fine è stato un colpo ad effetto.
La scena tra l'altro è girata benissimo, dura eppure di grande impatto emotivo.
La bravura di Claire Danes e di tutti gli altri è incontestabile..ma la sensazione di brodo allungato, seppur di estrema qualità a tratti è affiorata inesorabile.
La quarta stagione è stata confermata, probabilmente è già in corso di realizzazione.
Immaginare "Homeland" senza Brody è davvero difficile, come spesso accade nelle serie televisive quando muore uno dei suoi protagonisti principali, anche se Quinn, personaggio interessantissimo, pare destinato a maggior visibilità, e sarebbe decisamente ora.
Una terza stagione quindi, che è sembrata quasi di transizione in attesa di ottenere risposte a tante, troppe domande.