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Eternal Love. Romeo&Juliet

Creato il 09 febbraio 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema
“Due famiglie, entrambe dello stesso livello di prestigio nella stupenda Verona, dove è ambientata la nostra scena“.Questo il prologo che apre l’immortale tragedia di William Shakespeare, la storia d’amore tra le più famose e rappresentate di sempre. Perché l’amore è da sempre la principale fonte d’ispirazione per le menti più creative. Se poi è tragico, ancora meglio. Romeo e Giulietta è ormai un ipertesto: vi si rincorrono ed enumerano versioni cinematografiche, trasposizioni coreografiche, rivisitazioni letterarie, interpretazioni musicali, una tradizione frastagliata e diversificata, nella quale non è facile inserirsi con originalità. Persino William Shakespeare fu a sua volta ispirato nella scrittura di Romeo e Giulietta dal poeta romano Ovidio. Anche in quel caso i due innamorati s’incontrano davanti al muro di un giardino (simile al balcone di Giulietta) e conosceranno entrambi un destino fatale con un doppio suicidio. Ogni generazione ha mantenuto in vita l’opera di Shakespeare in varie forme, riscoprendo continuamente come la storia di questi due innamorati riesca a dare un senso all’infinito ciclo di amore e odio, di violenza e passione che contraddistingue l’esistenza umana. Esistono oltre quaranta versioni cinematografiche di Romeo e Giulietta, di cui la prima nel 1900. Ci sono storie fatte di sogni e sogni fatti di storie, e ci sono racconti in cui storie e sogni coincidono. Nel Musical. West Side Story del 1936 fu una tra le più importanti versioni dei classici di Hollywood. Dopo 4 anni di successi e di repliche ininterrotte a Broadway, Robbins e Wise, superando non poche difficoltà, portarono sul grande schermo questo musical che contava già allora numerosissimi fan. Il film West Side Story del ‘61, vinse 10 Oscar, con le musiche di Leonard Bernstein, spostando l’azione nella New York degli anni cinquanta, raccontando la storia di due innamorati, Tony e Maria, appartenenti a famiglie in conflitto e di etnia differente. La fotografia dai colori vivi, l’ambientazione popolare ma, soprattutto, le coreografie perfettamente eseguite dagli attori e le straordinarie musiche della coppia L.Bernstein-S.Sondheim decretarono l’enorme successo di questo capolavoro. Senza tempo.Nel Romanticismo. E’ il 1968, Franco Zeffirelli dirige il film che vinse due Oscar. Acclamato in tutto il mondo (40 milioni di dollari incassati negli USA) anche grazie alla meravigliosa colonna sonora composta da Nino Rota. Qualcuno l’ha definita l’ultima e definitiva versione cinematografica dell’opera shakespeariana, ma sicuramente è la trasposizione più romantica e fedele al testo originale, con un linguaggio ricco di poesia e un ritmo prettamente teatrale. Cosa conserviamo nella memoria? La sequenza in cui, scesa la notte, la festa è finita, Romeo si apposta sotto il balcone di Giulietta: le parole d’amore e i baci dureranno fino all’alba. Magistrale.Nella trasposizione contemporanea. Il film del 1996 Romeo + Giulietta, diretto da Baz Luhrmann, tenta un’inversione di tendenza in una versione teneramente rispettosa, utile ad avvicinare i giovanissimi al capolavoro di Shakespeare. Luhrmann ha aggiornato l’ambientazione dello spettacolo: Verona diventa Verona Beach, un luogo urbano e pieno di violenza. Una rielaborazione post moderna in cui il regista rende omaggio alla cultura popolare, a Mtv e al montaggio dei video musicali, miscelati in un panorama cittadino sgargiante. Nei ruoli di Romeo e Giulietta figurano Leonardo DiCaprio e Claire Danes, di cui ricorderemo gli sguardi, mascherati, che si incrociano, attraverso un acquario. Una meravigliosa istantanea.Nel backstage. Due anni più tardi, nel 1998, la passione per Romeo e Giulietta è ancora forte. Un altro film, Shakespeare in Love, immagina che uno sfortunato amore della vita dello stesso Shakespeare (Joseph Fiennes) abbia ispirato il testo. Nel dramma che si svolge dietro le quinte, William Shakespeare si innamora di una nobildonna (Gwyneth Paltrow), Viola de Lessops, che è già impegnata con un uomo del suo stesso rango. Da non perdere: la sequenza in cui il giovane scrittore Will tenta di scrivere la frase dal titolo “Romeo ed Ethel la figlia del pirata” e la sua relazione segreta con Viola, che si veste da ragazzo per incarnare il ruolo di Romeo, trasforma la commedia in tragedia. Intensa.Nei versi. E nelle Letters to Juliet, con Amanda Seyfried e Vanessa Redgrave. Diretto da Gary Winick, racconta la storia di un’aspirante scrittrice, che assieme al suo ragazzo Victor vola da New York in Italia per ritrovare un po’ di romanticismo e incappa nel famoso cortile di Giulietta Capuleti, dove le visitatrici di tutto il mondo lasciano a Giulietta lettere di amori perduti o desiderati. La storia è ispirata al “club di Giulietta”, un’associazione volontaria che risponde alle lettere che i turisti lasciano sotto il balcone dell’eroina shakespiriana, e si avvale di splendide cornici toscane in cui affondare una parte della narrazione. Introspettiva.Nel fantasy in costume. Nemmeno il tempo di sospirare per questa nuova vicenda, che la macchina hollywoodiana ha già ripreso il suo cammino. Quanto è difficile realizzare un adattamento cinematografico di Romeo e Giulietta, dopo che molti ci hanno già provato, sfornando capolavori? È la domanda cui cerca di rispondere Carlo Carlei con Romeo&Juliet, che già dall’uso dell’ampersand nel titolo invita al confronto con il Romeo+Juliet di Baz Luhrmann. Ed è evidente che Carlei, come Luhrman, ha voluto realizzare una versione utile a riavvicinare i giovanissimi al capolavoro di Shakespeare, ricordando loro che questa storia non solo li vede protagonisti, ma racconta l’amore adolescenziale come nessuno ha saputo fare meglio. E lo fa nel momento giusto, il 2014 rappresenta il 450° anniversario della nascita di Shakespeare. Romeo and Juliet attinge anche a molto altro: la cornice rinascimentale zeffirelliana, calda e luminosa fa da sfondo all’intera messa in scena, ma prende numerosi spunti anche dall’estetica di Twilight, visibile soprattutto nella scelta di alcuni membri del cast o nelle scene di duello che rimandano a uno scontro pari a quello dei vulturi. In bilico fra eros e thanatos, tra il fantasy e la fiaba nera, si consuma poggiando su una colonna sonora che non tace nemmeno un minuto. A dare un colore in più alle parole di Shakespeare, già infinitamente musicali.di Valeria Ventrella per Oggialcinema.netEternal Love. Romeo&Juliet ultima modifica: 2015-02-09T10:04:09+00:00 da Redazione

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