Il settembre caldo del design continua e si è appena conclusa l'edizione di fine estate di , fiera dedicata agli stili di vita. Negli ultimi anni trovo sempre più interessante la visita alle arre dedicate al design autoprodotto e alla sperimentazione e così, anche in questa, appena trascorsa, mi muovo curiosando tra Creazioni Designer e Sperimenta, gli spazi che sfornano le novità più sorprendenti.
Fortemente attratto da forme e colori, incontro subito una vecchia conoscenza, da Napoli è arrivato Gennaro Comunale, tra i designer autoprodotti è sicuramente tra quelli che si distinguono maggiormente, grazie a estro e forza creativa. Tra le novità presenta due collezioni di tavoli. Blanco è dove l'intonaco si spoglia del ruolo granitico assunto all'epoca dell' arte classica figurativa, sgretolandosi da pareti barocche e rococò, per diventare materia nuova. Lo sguardo nostalgico del designer lo rimodella seguendo i paradigmi dell' estetica contemporanea. Tavoli, consolle e sgabelli rigorosamente handmade utilizzano capitelli antichi, cornici, rosoni recuperate da vecchie dimore abbandonate e botteghe di artigiani di gesso e tenuti insieme da colate di resine. Tquadro, realizzata insieme a Giusi Castaldo per Lu.Ze, laboratorio di design autoprodotto, include invece una serie di tavoli colorati realizzati con materiali di scarto, prevalentemente in legno; tavole di vecchie barche ritrovate sugli arenili, ma anche oggetti trasportati a riva dal mare, pieni di storie da raccontare, riciclati e integrati ad altri materiali come il ferro.
Dai complementi alla luce il passo è breve, Gennaro Comunale propone anche T-Light. Per questa linea di lampade utilizza tele di cotone naturale, quelle usate dagli insegnanti d'arte per le esercitazioni pittoriche. Alte 72 centimetri e dalla forma longilinea sembrano proprio dei quadri dalla forma inusuale. Luci guidate da decorazioni fantasiose colorano gli ambienti riflettendo storie sempre diverse sembrano entrare nello spazio domestico in punta di piedi, trovandosi a proprio agio sia su un tavolo, sia a terra.
Continuo a seguire la scia luminosa che mi porta da Formaliz3d. Il brand nasce a Milano poco tempo fa dall'incontro di Matteo Meraldi e Simone Colombo insieme dal tempo degli studi allo IED; ora è un marchio di Fare3D azienda che si occupa di prototipazione rapida. La loro è una produzione di lampade in serie limitate che si avvale di processi produttivi virtuosi come la stampa 3d uniti al valore dell' artigianalità targata Made in Italy. Tecnologia, design e cura dei dettagli sono le caratteristiche che accomunano l'intera produzione. TableRumble, da tavolo, ha una base in cemento e una personalità tanto semplice quanto forte. Crea atmosfera irradiando luce che rincorre le ombre. Miss nasce dall'unione di due elementi, una fonte luminosa e uno svuota tasche in legno, anche questa da tavolo crea un legame interattivo con chi l'adopera. Le Skeleton, a sospensione, sembrano invece nascere dalla polvere, dai colori sfumati trovano forma grazie e una fitta rete che disegna il cappello, personalizzabile in infinite combinazioni di colori.
Lampade anche per Manuela Cimmino e Maria Vittoria Magno, Man@mydoor il loro brand, tre le proposte a Homi; Un racconto che parte dalle origini della vita con Egg, fonte energetica di luminosità che non vuole rivelare la provenienza ma c'è e che attraverso Shadow, rappresentazione della figura umana che dialoga con la luce, arriva a City, proiettata in una modernità che nasce del contrasto tra colori forti e sfumati che sembrano voler descrivere la complessità del mondo.
Spengo le luci per entrare nell'universo della sostenibilità e della sperimentazione. Aneluma è un progetto fortemente voluto dalla quinta generazione della famiglia Invernizzi che da oltre cinquant'anni opera nel settore degli imballaggi. Mossi dal desiderio di un mondo all'insegna dell' ecologia, i giovani fanno propri i valori del rispetto ambientale da sempre nel dna famigliare, pensando ad una serie di complementi d'arredo eco friendly. Tra i tanti, interessanti le proposte dallo spirito ludico. Kartoni è l'oggetto del desiderio, un calcio balilla che fuoriesce da una valigia in cartone che diventa struttura portante. Tutti gli elementi, anche questi in cartone, si assemblano facilmente senza l'uso di colla né viti e senza l'impiego di alcun attrezzo.
Poker d'assi per un progetto che invita a diventare auto produttore dei propri oggetti e complementi d'arredo, non a caso si chiama Partono da una startup finanziata attraverso una campagna di crowdfunding, Federico Trucchia, Daniele Schinaia, Mattia Compagnucci e Antonio Scribano hanno una missione in comune: ridefinire il concetto di scarto attraverso lo studio dei materiali e dei processi utilizzati abitualmente nelle filiere produttive. Insegnano a creare e a consumare in maniera intelligente ogni progetto. A Homi ci sono con due lampade. 01Lamp è una lampada da scrivania che si può comprare e costruire facilmente in piena autonomia. Un unico foglio di cartone piatto, che si assembla attraverso un processo di piegatura e incastro che ricorda la tecnica degli Origami; è un progetto Open Source rilasciato sotto licenza Creative Commons. Si scaricano gratuitamente le istruzioni e i disegni per realizzarla anche con un cartone della pizza. Si può contare anche su 01Kit, bundle che contiene tutto il necessario per trasformare un foglio di cartone. Una guida con tutte le istruzioni, un foglio adesivo con la sagoma della lampada e l'impianto luce.
Noctambula progettata insieme a Mireia Gordi è in anteprima, tra breve sarà disponibile con un tutorial e un kit in linea con la filosofia di Fattelo. Reinterpreta gli scarti domestici riscoprendone usi inaspettati. In questo caso protagonista assoluto è il TetraPak. Quando la guardi vedi il circuito che la fa funzionare, semplice e piacevole; nessuna differenza tra contenuto e contenitore. Ogni elemento che la compone è reperibile facilmente in negozi di elettrotecnica: 3 Led, 2 batterie AA, 5 puntine da disegno, un piccolo magnete e una graffetta. Tagli, stacchi, pieghi e intanto comprendi i principi base dell'elettronica e soprattutto le motivazioni che solitamente stanno dietro a scelte formali.
"Che cosa è inventare? È possibile un'invenzione, per così dire, partenogenetica, senza linguaggio, senza antenati prossimi o remoti? Qual è il rapporto tra novità e continuità nei processi inventivi? L'invenzione tecnica precede o segue la scoperta scientifica, il progresso tecnico segue il progresso scientifico o viceversa?" Modalità lucciconi, on! L'ha scritto Tomas Maldonado, uno degli architetti internazionali che ho avuto la fortuna di seguire ai tempi della Facoltà di Architettura. Questo per introdurre una sorpresa che si è materializzata davanti ai miei occhi durante il mio giro a Homi. Curata da Marcello Balzani, Federico Ferrari e Francesco Viroli, docenti del corso di laurea in Design del Prodotto industiale alla Facoltà di Architettura di Ferrara, chair_ludus, rilievo e disegno per la metamorfosi della sedia presenta il risultato finale delle esercitazioni degli allievi del primo anno, impegnati a sviluppare azioni analitico-sperimentali e comportamentali attraverso lo spirito di adattamento sociale e il linguaggio creativo. Qui una sedia cult diviene un componente giocoso di innesco per azioni manipolatorie, concrete, combinanti e esploratrice dello spazio, della forma e della superficie, del rapporto con il corpo e le sue vocazioni.
La Red and Blue Chair, disegnata da Gerrit Rietveld nel 1917, simbolo del manifesto culturale del Neoplasticismo e del De Stijl, diventa punto di partenza per un percorso interpretativo dello spazio e del rapporto che il corpo e la percezione tra sinestesia e simbolo, possono innescare. Un percorso di lettura che si muove partendo da tre chiavi di lettura: tradizione della cultura del Novecento, traduzione nel passaggio di consegne generazionali, ricco di nuove contaminazioni e tradimento di un processo culturale vissuto con ostilità o addirittura con indifferenza.
Emozionato, fiero ed orgoglioso concludo il primo post di Funk Design su questa nuova release di Moma Style che a me piace davvero tanto! Ci rivediamo la settimana prossima, la storia continua.... Stay Tuned.