Takahiro Omori
Giappone, 2011
Hotaru trascorre ogni anno le vacanze estive in un villaggio di montagna, presso uno zio. Dopo essersi persa nel bosco durante un'esplorazione solitaria, la bambina incontra uno spirito di nome Gin, dalle fattezze umane e col volto coperto da una maschera di volpe, che la aiuta a tornare sulla strada di casa. A quel primo incontro ne seguiranno molti altri: Hotaru infatti torna ogni giorno nel bosco per passare il tempo con Gin, e tra loro si instaura una profonda amicizia che, estate dopo estate, si trasforma in qualcosa di più.
Hotarubi no mori e è un mediometraggio tratto dall'omonimo manga in volume unico di Yuki Midorikawa, pubblicato nel 2003.
Una verdeggiante foresta fa da sfondo alla tenera amicizia tra una ragazza e uno yōkai su cui incombe una maledizione che gli impedisce di avere un contatto fisico con gli umani, pena la sparizione. Proprio questa impossibilità a sfiorarsi, mentre emotivamente si è sempre più vicini, è il tema portante di un lavoro non eccelso dal punto di vista tecnico, ma decisamente toccante.
La distanza è centrale nella storia dei protagonisti: distanza spaziale per i nove mesi in cui Hotaru vive in città e frequenta la scuola, distanza fisica anche quando è insieme a Gin a causa dell'incantesimo che il Dio della Montagna gli ha fatto. Nonostante le circostanze affatto comuni, i sentimenti di Hotaru sono quelli di una normale adolescente innamorata e i suoi desideri sono paragonabili a quelli di qualunque ragazza alle prese con i primi struggimenti del cuore.
Ciò che commuove è il modo in cui i personaggi riescono ad essere felici della semplice presenza dell'altro, anche se sanno che settembre porterà a una nuova separazione e che potranno solo sognare di abbracciarsi. Un finale prevedibilmente strappalacrime chiude l'infanzia di Hotaru, che la custodirà come il più prezioso dei ricordi: l'ora di diventare adulti prima o poi arriva per tutti, ma solo chi non dimentica i giorni spensierati della fanciullezza può preservare la parte più importante di sé.
Voto: 8