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Hotels.com: Fantasia al banco del Check-In

Creato il 20 aprile 2015 da Cassandramagazine
La Signora Pocahontas o anche il Signor Bond: sono alcuni dei nomi fantasiosi che vengono usati per poter rimanere anonimi durante il check-in in hotel. Hotels.com, sito leader nella prenotazione di hotel online, ha effettuato un sondaggio su un campione di oltre 25.000 intervistati in tutto il mondo scoprendo che, chi per solo gioco o per altri motivi, sono molte le persone che decidono di dire una piccola bugia alla reception.

Nonostante meno del 10% degli intervistati dichiara di aver usato un alias al momento del check-in, chi l’ha fatto ha spesso avuto un motivo “amoroso”: il trovarsi con qualcuno con il quale non ci si sarebbe dovuti trovare è infatti la motivazione che ha spinto molti dei rispondenti a mentire; in particolare, ben il 63% dei Tedeschi ha dichiarato di averlo fatto per questo motivo!

I viaggiatori che arrivano dai Paesi Bassi e la Tailandia (27%), invece, si sono trovati quasi “costretti” ad usare uno pseudonimo: a causa di nomi che non si potevano pronunciare, hanno dichiarato di essere stati obbligati a mentire per semplificare il lavoro dei receptionist.
Guardando i dati italiani, scopriamo che sono stati gli uomini a dare un nome di fantasia al momento del check-in: lo ha fatto il 9% degli intervistati, mentre solo il 4% delle donne ha scelto uno pseudonimo. I nomi scelti, poi, non brillano certo per originalità: il più usato è il classico Rossi (14%), seguito da Ferrari (12%) e Colombo (8%).
Per maggiori informazioni: www.it.hotels.com
Hotels.com: Fantasia al banco del Check-In

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