Maglie sobrie
Ma voi ci pensate mai a come raccontereste a un eventuale figlio di come avete conosciuto suo padre/madre?
Mi ci hanno fatto pensare qualche giorno fa. E’ così strano, soprattutto per chi come me non ha ancora dei figli ma magari desidera averli… possibilmente con una persona decente. Quando ero piccola, come un po’ tutti i bambini, mi piaceva sentire le storie di come si erano conosciuti i miei genitori o i miei zii. Ad esempio, mi faceva sempre sorridere la storia di mia zia Pia che si innamorò a prima vista di mio zio Ivan ma riuscì ad uscirci solo dopo due anni (e ora sono sposati e hanno ben tre figlie), oppure di quando mia zia Fiorella incontrò per la prima volta suo marito all’Università e lo scambiò per un professore poiché aveva i capelli già brizzolati.
Qualche volta ho sentito anche racconti un po’ creepy, tipo una mia amica che ha conosciuto il suo attuale ragazzo perché lui la ha seguita per strada (!) o un’altra che lo ha fregato alla sua migliore amica… Per non parlare di due conoscenti di mia sorella che si sono conosciuti sul profilo facebook di un amico comunque, però vabbé, fa anche questo parte della vita e di quelle cose intricate che rispondono al nome di “rapporti umani”.
Mi piacerebbe poter raccontare ai miei figli qualcosa di fuori dal comune (ma va…), insomma che non sia “lo aggiunsi a caso su Facebook” per dire, preferisco “ci siamo conosciuti sul Forum dei fan di Peppa Pig”. In realtà il top sarebbe raccontare “Ho conosciuto il tuo papà durante un mio rovinoso dj set in cui passai anche Gigione e lui rimase sconvolto” o anche “Ho conosciuto tuo papà a un concertone dei Libertines” (e dico concerto perché mi voglio allontanare dalla storia del “sono una groupie”, oramai sono troppo vecchia…).
Probabilmente sto vaneggiando però oramai sapete che a me le storie, soprattutto belle, piacciono molto. E vorrei poter raccontare una cosa bella anche se so di essere condannata al divorzio, perché niente dura o almeno, niente di quello che costruisco io è davvero durevole, non lo dico per lamentela ma per constatazione.
E voi? Pensate mai a queste romanticherie?