Magazine Diario personale

How to handle with care.

Da Oliviabluebell
Io sono una donna emancipata, ove per me essere emancipata significa essere indipendente e libera di inseguire tutti i miei sogni, non precludermi nulla e non farmi precludere nulla.Significa avere un cervello e farlo funzionare, così come vuol anche dire non temere il confronto con il pubblico maschile là fuori. Anzi, spesso prediligo la compagnia maschile piuttosto che quella femminile, adoro quel cameratismo privo di invidie e gelosie che si creano a volte tra le donne.Sono una donna emancipata perchè ballo da sola, non ho bisogno di un uomo per stare in piedi, per vivere. Quando per vivere intendo fare tutto ciò che mi fa stare bene: dall'andare a una mostra o a un cinema da sola, all'uscire alle otto di sera e mettermi a correre per le strade vicino a casa mia, dall'aver voglia di farmi una passeggiata e andarla a fare, senza una mano che stringa la mia.Sono una donna emancipata, per tutti i motivi di cui sopra e per mille altri, ma ometti cari, lasciate che vi spieghi una cosa.Io sono una donna emancipata, ma rimango pur sempre una donna.Guardatemi pure se mi metto la gonna e i tacchi alti o se la mia camicia si chiude proprio lì dove voi vorreste si aprisse, ma non fermatevi solo a quello. Immaginatemi pure, ma ricordate che forse, se mi piacete, non mi accontento di rimanere incastrata nella vostra immaginazione.Che sarò pure una donna emancipata e vado a comprarmi i fiori da sola, ma se mi regalate anche solo una calla o un tulipano mi fate sorridere il cuore.Sono intelligente quanto basta da capire che le relazioni interpersonali sono complicate, ma non perdo mai di vista che io di fronte a me ho pur sempre una persona, con le sue debolezze, le sue ansie, le sue paranoie. Anche se quella persona sarà mia solo per una notte, la rispetto nel modo più profondo e completo che ci possa essere. Vi sarei grata se faceste lo stesso con me.Non mi piacciono gli uomini buonisti, mi piacciono quelli decisi, che sanno cosa vogliono, anche solo nel frangente di toglierti e rimetterti i vestiti. Che quando ti baciano ti mettono una mano dietro la nuca e ti fanno capire che ti vogliono, fosse anche per la durata di un bacio, ma in quel momento vogliono te.E non mettetemi subito la lingua in bocca: quella arriva qualche secondo dopo. Sono nata nel ventesimo secolo ma certe cose mi piace che rimangano all'antica. Portatemi fuori a fare una passeggiata, mentre mi cingete le spalle, lasciandomi la scelta se appoggiare o meno la mia testa contro la vostra di spalla. Non prendetemi per mano subito, quello è un gesto che concedo a pochi, ma lo concederò anche a voi, se siete riusciti a farmi stare bene. Non toccatemi il culo al primo appuntamento e, se vi parlo, guardatemi negli occhi, come io vi guardo nei vostri quando parlate. Per lo meno guardatemi in faccia e vedrete che, se mi fate un complimento, arrossisco e abbasso lo sguardo. Quindi non vi stupite se mi riportate sotto casa e non mi avvicino: sono timida, il primo passo lo lascio sempre a voi. Almeno il primo vi spetta di diritto.Se al momento del conto cerco il portafogli quando voi volete offrirmi la cena, non sentitevene offesi: non ci sono abituata e non voglio obbligarvi a pagare la mia cena. Deve essere un gesto spontaneo quello di offrirmela e non un modo per impressionarmi sperando che a fine serata ve la dia. Ma, se è un gesto voluto e spinto da una galanteria che a tratti pare sia andata un po' persa, siate certi verrà apprezzato.Abbracciatemi, che non vi mordo mica, e io ricambierò quel vostro abbraccio perdendomici e guardandovi con gli occhi che brillano. Perchè se non avete mai visto una donna con gli occhi che brillano allora vi siete persi un po' di cose, miei ometti cari, e forse, dico forse, vi converrebbe recuperare.Sono una donna, mi piace essere cercata. Mi fa sentire coccolata e voluta, anche se mi volete per una settimana, un mese o due. Non costringetemi a cercarvi io, pensando che in amor vince chi fugge: otterrete solo l'effetto di stancarmi e farmi girare la testa da un'altra parte. Quando state con me fatemi sentire unica, non paragonatemi alle altre. Io sono io e nessun'altra. Soprattutto, spegnete il cellulare o almeno abbiate l'accortezza di non controllarlo ogni cinque minuti, grazie.Non cercate di impressionarmi con le vostre battutine, non stuzzicatemi con doppi sensi e malizia ove non è necessaria e nemmeno voluta: ai miei occhi risultereste solo un po' infantili e poco interessanti. Io non amo passare il mio tempo con chi reputo poco interessante.Piuttosto parlatemi di voi, della vostra vita, di quello che vi piace fare e non fare. E se proprio non avete voglia di parlare con me e non fate altro che pensare al momento in cui mi inviterete casualmente a salire da voi, almeno fatemi dei complimenti, garbati, educati, che con i complimenti state pur certi che non sbagliate mai.
Se siete stronzi per natura, almeno fatelo con classe e charme, che ci vuole stile anche in quello. Se non lo siete è inutile che proviate ad esserlo. Alla fine sarete solo compatiti e magari ritenuti anche un po' teneri. Non puntate mai a suscitare la tenerezza di una donna che vi interessa.Vedete, cari uomini, non ci vuole davvero molto per farmi interessare a voi, per rendervi affascinanti ai miei occhi, solo qualche piccola accortezza, qualche dettaglio che per me fa la differenza.Spero, per voi, che abbiate preso qualche nota nel mentre.
E sempre in quel mentre io vi saluto stando pigramente seduta sul mio divano a farmi riscaldare da una tisana calda con queste note in sottofondo.
Che se proprio volete dedicarmi una canzone, fate che non siano i soliti Vasco, Ligabue et similia. Scegliete bene e con gusto, s'il vous plaît
Con affetto, 
vostra Olivia.

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