20 Dicembre 2004
Carissima Megan,
mi chiamo Luca Lapi.
Ho quarantun’anni.
Sono portatore di handicap (spina bifida e idrocefalo) dalla nascita.
L’esperienza immediata che ne è derivata mi ha portato a considerare l’handicap un problema di difficile soluzione col quale sono costretto, per tutta la vita, a convivere e, convivendoci, mi ha portato, spesso, a piangermi addosso.
Mi ha portato, da piccolo, a vederne,soltanto, i lati negativi (la sedia a rotelle, le stampelle, non potere fare tante cose che altri potevano permettersi quando e quanto volevano).
L’esperienza che ne è derivata, però, a posteriori, e che sto vivendo, tuttora, salvo piccoli, fastidiosi problemi, mi ha portato a considerare l’handicap una risorsa, una ricchezza da condividere con tutti.
Mi ha portato, infatti, da adulto, a vederne, anche, i lati positivi: ho abbandonato la sedia a rotelle da molto tempo quando avevo 11 anni, le stampelle non sono più una vergogna ma dei mezzi indispensabili per la mia autonomìa, guido un’auto apposita, da 21 anni ho un inserimento terapeutico nell’ufficio di cui T’invio l’indirizzo.
Sono più sensibile verso chi vive situazioni di disagio peggiori della mia.
Ti saluto con molto affetto
Luca Lapi