Avevamo lasciato Katniss, la protagonista di “Hunger Games“, sopra la navicella sulla quale si era trovata in seguito al prelevamento dal campo di battaglia in cui lei, Peeta e altri sopravvissuti si trovavano.
Non c’era però stato il tempo di recuperare Peeta e così il secondo capitolo della trilogia si conclude con la disperazione di Ketniss che non sa se il compagno sia ancora vivo o meno e con la notizia che il distretto 12 è stato distrutto.
Ketniss, divenuta ufficialmente la ghiandaia imitatrice, vive ora in “Hunger Games: il canto della rivolta Part 1“ nel distretto 13, ha ritrovato Gale, la madre e la sorella. Il suo ruolo dovrà essere quello di paladina dei distretti che stanno finalmente mettendo insieme le forze per combattere contro il comando di Capitol City e far rinascere la nuova Panem.
Il terzo film non è dinamico come i due precedenti e i giochi sono ormai finiti. Si basa quasi tutto sulla bellicosità e sulle paure di Ketniss, così abbiamo una prima parte piuttosto stabile e lineare ed una seconda che si movimenta leggermente di più ma non eccessivamente.
Jennifer Lawrence dimostra ancora una volta il suo talento e la presenza di Liam Hemsworth, alias Gale, ha fatto ancora una volta contento il pubblico femminile.
Tra i protagonisti anche Philip Seymour Hoffman, scomparso il 2 febbraio 2014, in una delle sue ultime interpretazioni, il quale, a differenza di quanto si potrebbe pensare, ha girato ogni singola scena in cui lo vediamo; non vi è stata la necessità di ricrearlo al computer in quanto le scene che mancavano erano pochissime ed è stato sufficiente rivedere e riassegnare alcune battute.
Probabilmente la decisione di dividere l’ultimo capitolo della trilogia di Suzanne Collins in due film non è stata delle più azzeccate, sarebbe stato meglio accorciare determinate scene per arrivare direttamente al finale in un’unica pellicola. Si tratterà sicuramente di una scelta atta a voler guadagnare la cifra maggiore da questa trilogia e il pubblico non mancherà neppure nell’ultimo capitolo cinematografico.
Si poteva fare di più, non è particolarmente emozionante, non è un film memorabile ma nonostante ciò non annoia ed ancora una volta, purtroppo, il doppiaggio non convince troppo.
In questo episodio abbiamo assistito all’entrata di alcuni nuovi attori, in particolare Gwendoline Christie, nota per “Il trono di spade”, che ha sostituito Lily Rabe nella parte del comandante Lyme e Michelle Forbes, già vista in serie di successo come “The killing”, “True Blood” e “Chicago Fire”, che interpreta il Tenente Jackson.
Per vedere la seconda parte è necessario attendere un anno, l’uscita della seconda parte de “Il canto della rivolta” pare infatti prevista per il 20 novembre 2015, nonostante le riprese siano già state effettuate da tempo insieme a quelle della prima parte del film. Il regista sarà ancora Francis Lawrence e il cast dovrebbe essere invariato con solo alcune new entries.
(The Hunger Games: Mockingjay – Part 1, USA 2014)
Regia: Francis Lawrence
Interpreti: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Woody Harrelson, Elizabeth Banks, Julianne Moore, Philip Seymour Hoffman, Jeffrey Wright, Stanley Tucci, Donald Sutherland, Toby Jones, Willow Shields, Sam Claflin, Jena Malone, Natalie Dormer, Lily Rabe, Wes Chatham, Elden Henson, Omid Abtahi, Robert Knepper
Durata: 123 min.
Written by Rebecca Mais