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Regia: Francis LawrenceInterpreti: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hensworth, Donald Sutherland, Philip Seymour Hoffman.Trama: tornati a casa dopo aver vinto gli Hunger Games, Katniss e Peta intraprendono il Tour della Vittoria attraverso i distretti di Panem. Scopriranno presto il loro gesto ha dato vita a focolai di ribellione. Si avvicina intanto il settantacinquesimo anno dei giochi ed il presidente Snow, fermamente deciso a distruggere Katniss, ormai diventata un simbolo, e fermare ogni accenno di rivolta, ha organizzato una edizione decisamente particolare..
"Nel settantacinquesimo anniversario, affinchè i ribelli ricordino che anche il più forte tra loro non può prevalere sulla potenza di Capitol City, i tributi maschio e femmina saranno scelti tra i vincitori ancora in vita…"
Non sono tra gli estimatori del primo "Hunger Games". Nonostante parta da tematiche interessanti e con un cast di prim'ordine, l'ho trovato una grossa occasione perduta. Certo, non siamo ai livelli di un "Tuailait" qualsiasi, non fosse altro che per la protagonista principale, Jennifer Lawrence si trova su un altro pianeta rispetto Kristen Stewart, ma resta comunque un filmetto leggero e superficiale. Il paragone con "Battle Royale" è totalmente insensato; con "Hunger Games" è non si è voluto rischiare, e si è preferito rimanere nel più sicuro ambito del film per adolescenti. Peccato, grossa occasione sprecata. Proprio perchè il primo mi aveva assai deluso, mai avrei pensato di dare una possibilità a "la ragazza di fuoco". Ma qualche tempo fa ho letto i tre libri della saga scritta da Suzanne Collins. E mi sono piaciuti.
Certo, non entreranno nella storia della letteratura mondiale, ma si sono rivelati un piacevole intrattenimento, oltretutto un filino più sfaccettati di quello che possono apparire ad una prima occhiata.
Dei tre il peggiore è il primo, il migliore il terzo. Il secondo è discreto. Sorta di "passaggio-ponte" tra l'inizio e la (prevedibile) conclusione di tutta la vicenda, con qualche spunto interessante. Insomma, poteva venirci fuori un film abbastanza interessante. Così, forte della lettura del libro, mi sono approcciata con curiosità a "La ragazza di fuoco". Che invece, purtroppo, soffre degli stessi imperdonabili difetti del suo predecessore.
Il cambio di regia non si è sentito per nulla.
La tematica di partenza, sicuramente molto più adulta rispetto ad altre saghe di genere, viene affrontata in maniera estremamente superficiale. Il film si perde in inutili lungaggini sul rapporto Katniss-Peeta-Gale, mentre la parte più politica, primi fuochi della ribellione compresa, è trattato in maniera decisamente frettolosa.
Jennifer Lawrence è brava, per carità, bravissima, riuscirebbe a rendere credibile qualunque cosa. Ma concentrarsi soltanto sul personaggio di Katniss non fa certo bene al film. Attorno a lei, infatti, c'è il nulla più assoluto.
Il carnevale è quello del primo film, con Elizabeth Banks e Stanley Tucci, al limite del ridicolo, mentre a Lenny Kravitz bisogna dare almeno l'onore delle armi per averci provato. Peeta è un bambolotto senza grinta. Hutcherson ha sempre la stessa espressione, sia che festeggi la vittoria agli Hunger Games, sia che stia quasi per morire dentro l'arena durante l'edizione della memoria. Gale è pure peggio, pare un cagnolone perennemente incazzoso. Quando bacia Katniss ha il trasporto degno del peggior attore di soap opera, legnoso come non mai. Come se non bastasse, sono state tagliate parti estremamente importanti ai fini della storia, l'incontro con i fuggiaschi del Distretto 8, il colloquio tra Plutarch e Katniss alla festa e altro, che invece sono presenti nel libro. Dopo una prima parte abbastanza noiosetta, si ritorna nell'arena. La scelta di farci conoscere soltanto i tributi con cui Katniss si alleerà, tanto gli altri sono carne da macello quindi chissenefrega, è indice della superficialità dell'intera pellicola. Oltretutto manco si sprecano troppo. In quattro e quattr'otto diciamo addio a Mags e "Rotella" (o era "Lampadina"?).Finnick e Joanna Manson, protagonista di un siparietto che vorrebbe alleggerire l'atmosfera in realtà degno di una commedia di terza categoria, sono un grosso boh?Così come Philip Seymour Hoffman e Donald Sutherland impegnati in quella che viene comunemente definita "interpretazione alimentare". Insomma, il risultato è una brutta copia di un misto tra "The Running man" e "Rollerball", dove tutti sono cattivi ma poi diventano buoni soltanto per seguire due tizi a cui, fondamentalmente, della rivoluzione non frega nulla. Anche in questo secondo capitolo è mancato un pò di coraggio in più, e "La ragazza di fuoco" non è altro che una storiella romantica per adolescenti, un filmetto insulso e senza approfondimenti di nessun tipo. Ed il "canto della rivolta" si preannuncia un flebile sussurro...
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