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I 10 cibi più assurdi del mondo

Creato il 15 marzo 2013 da Seopalermo

Se a tavola siete schizzinosi e poco inclini alle novità nel piatto, allora prima di avventurarvi in viaggio per il mondo, è bene che vi informiate sulla abitudini alimentari del luogo che vi accingete a visitare. In alcuni paesi potrebbero servirvi dei piatti non esattamente ad-hoc per il vostro palato. Per evitare di incappare in rischi culinari di vario genere, vediamo in una rapida carrellata i dieci cibi più assurdi del mondo.


Iniziamo con una specialità taiwanese. Un prelibato snack che si può consumare a fettine cucinato in brodo o fritto: la torta che ha come ingrediente principale il sangue di maiale.
In Corea del Sud potreste avere a che fare con dell’ottimo polpo. Bene, direte voi, ma attenzione, il polpo vi sarà servito non solo arrotolato su dei bastoncini ed insaporito da una deliziosa salsa, ma soprattutto vi sarà servito vivo.

 

Quello che vi verrà offerto in Uganda, non saranno patatine fritte, sebbene il sapore le possa ricordare. Che siano cotte o che siano crude, in Uganda la prelibatezza nazionale sono le cavallette.

Forse meno sconvolgente dei cibi precedentemente citati, ma anche la Francia non scherza. Qui potete trovare del prelibato piccione arrosto. Si tratta di una carne molto saporita, tuttavia è bene fare molta attenzione alla qualità del prodotto, per non incorrere in rischi per la salute.

Nel Sudest Asiatico, si è soliti consumare un frutto chiamato durian. E’ bello a vedersi, ha una forma elegante ed il sapore non è niente male. L’odore però è quello caratteristico dei piedi, non troppo invitante.

In Norvegia la fa da padrone il Lutefisk. Un pesce che dopo una lunga lavorazione diventa di consistenza gelatinosa. Prima di poterlo consumare, deve essere messo in ammollo per almeno sei giorni.

Scorta di proteine grazie alle proprietà della larve, soprattutto di falena, che sembrano incontrare il favore degli aborigeni australiani.

In Vietnam potrete bere un ottimo vino realizzato con del riso. Durante la fermentazione, nel liquido vengono inseriti dei serpenti, ma non si disdegnano tartarughe o scorpioni.

Non c’è bisogno di andare molto lontani per trovarsi di fronte un insaccato a base di carne d’asino. Lo stesso ingrediente può essere servito anche in salmì o utilizzato come base per un ragù. In Italia è più diffuso di quanto si pensi.

Infine l’esotico struzzo. Una carne consumata in Sud Africa, ma che sta diventando molto apprezzata anche da noi


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