I 10 da tenere d’occhio

Creato il 21 settembre 2012 da Shopaholicgirl

Se è vero che la moda si nutre sempre di nuovo, ed è costantemente proiettata nel futuro, allora è nelle nuove leve che si dovrebbe leggere l’avvenire del fashion design.
Eccovi un panorama di giovani talenti italiani del fashion design, da tenere d’occhio per sapere cosa succede nella moda poco conosciuta, ma molto amata e cercata, quella di ricerca, quella fatta e magari comprata per distinguersi, per sentirsi diversi.

Cominciamo con CO|TE, giovane brand fondato da Tomaso Anfossi e Francesco Ferrari, entrambi diplomatisi all’Istituto Marangoni di Milano. Appassionato di geometrie, il duo di CO|TE gioca con i colori e le proporzioni, sperimenta con la tradizione del made in Italy, arrivando a un risultato sorprendente: far incontrare austerità e sensualità.


Moi Multiple porta nel nome la sua filosofia. L’identità, che come tutti sappiamo è data proprio dal vestito, è fluida, molteplice. Ecco perché la designer Anna Francesca Ceccon, che ama definirsi storyteller, si avvale della tradizione sartoriale italiana e di pratiche orientali di composizione dell’abito. Moi Multiple racconta una donna dinamica, che veste con abiti iperfemminili o mascolini, che ama le geometrie e il gioco scompaginante dell’ironia, la perfezione sartoriale e il gusto per lo scherzo.

Mauro Gasperi è un designer influenzato dalla grafica e dall’architettura, passioni che trasferisce sui suoi capi, realizzati per il marchio fondato nel 2007. Specializzato in maglieria e stilismo al Polimoda di Firenze, non dimentica il gusto per la maglia e i tessuti morbidi, che si diverte a modellare secondo le sue esigenze di pulizia grafica e leggerezza femminile. Come nei capi che vedete qui sotto!

Lucio Vanotti si diploma in Fashion design al prestigioso Istituto Marangoni di Milano. Gli appassionati di fashion design già sanno che è stato il designer di February, che fino a poco tempo fa è stato uno dei marchi di riferimento per chi ama uno stile urbano fondato sull’essenzialità. Una cifra ultra-minimalista che Vanotti porta anche nel marchio fondato nel 2012, che porta il suo nome. Linee pulite, talmente nude da concentrare tutta l’attenzione sul segno e la superficie, ovvero sulla silhouette e sulla stoffa. Chi parla di eccessiva severità si sbaglia, perché non c’è niente di più sensuale di un abito che lascia spazio al corpo e alla figura.

Stella Jean, italo-haitiana, esordisce nella moda sfilando per Egon von Furstenberg. Successivamente passa dall’altra parte della passerella, e porta sugli abiti che crea il metissage che la contraddistingue. Il bon ton anni ’50, che rievoca un’Italia ingenua e allegra, si mescola alla scelta dei tessuti stampati, soprattutto il wax, sogno grafico delle donne delle colonie in giro per il sud del mondo. Una precisa scelta, anche politica, che trasporta nelle sue lavorazioni artigianali un motivo decorativo amato da donne cui è mancato tutto, ma non il desiderio.

Due, tre, anche quattro capi in uno. Flavia La Rocca disegna e crea gesti, più che semplici abiti. Se il vestire si basa sui gesti essenziali di “stare comode” ed “essere belle”, Flavia mette insieme i due archetipi del vestire, in un gesto solo. Gli abiti di Flavia si sdoppiano, si estendono e si riducono, grazie a un sistema di chiusure lampo che cambia letteralmente un vestito, trasformandolo in un altro. Un abito da giorno può allungarsi e diventare da sera, la donna dell’ufficio si trasforma in quella da party: sempre la stessa, eppure diversa. L’idea di Flavia non è solo quella di far risparmiare tempo alle donne di oggi, mostrando una conoscenza delle loro esigenze e bisogni. È soprattutto l’idea di rendere questa esigenza un gioco di trasformismo.

Come coniugare la pelletteria, erede della manualità e dell’unicità, con la geometria, dove tutto invece è neutro e infinitamente ripetibile? Simone Rainer, giovane designer altoatesino, ci riesce.
La collezione di borse che crea consiste in forme geometriche pure, basate sugli studi matematici della sezione aurea. Il risultato sono borse – triangolo, o borse – rettangolo, che all’anima geometrica uniscono una superficie studiata di materiali, lavorati e modificati fino a ottenere l’effetto desiderato. La collezione che ne risulta è così ricercata da soddisfare le donne, e gli uomini, più esigenti.

“Labor Limae è un approccio mentale e un modo di lavorare”. Così raccontano la filosofia del loro marchio Angela Rago e Manuela Ferilli, che lavorano insieme dal 2011. Il riferimento all’accuratezza formale dei poeti latini si esplica dunque in forme essenziali, semplici, dove non manca però l’attenzione al dettaglio, che rende preziosa la silhouette. La ricerca di una linea contemporanea attraverso un tipo di lavorazione artigianale è ciò che contraddistingue il duo creativo, che mette insieme il cotone e il voile, i colori delicati e la forza del nude look, il lavoro di lima e la libertà del corpo.

Se il vero lusso di oggi è un capo fatto a mano, Viola Tesei sembra aver preso alla lettera la missione, trasportandola al mondo dei guanti, delle collane e di tutti gli accessori che circondano e danno personalità al look di una donna. Appresa la miglior tradizione del made in Italy come shoe designer per Sergio Rossi, Viola Tesei crea il suo marchio, insieme alla sorella Chiara, nel 2011. Gli accessori e soprattutto i guanti di Viola non richiamano solo l’unicità del fatto a mano e l’eccellenza dell’artigianato italiano, ma anche un gusto nostalgico che fa pensare alle dive del passato, tra tocchi di eccentricità e un romanticismo ironico.

I giovani Marco Giugliano e Niccolò Bologna danno vita al loro brand Marcobologna dopo preziose esperienze in case di moda prestigiose come Dolce & Gabbana e Versace. E qualcosa sembrano aver preso, da queste esperienze nella moda italiana più audace e colorata. Iniziano con una linea di gioielli, per passare poi, grazie all’interessamento di due mostri sacri come Anna Wintour e Franca Sozzani, alla moda donna. L’esordio è con una serie di t-shirt di grande successo, che richiamano, stampati, i loro gioielli ricchi e lussuosi. Non è un caso, poi, che il loro talento sia stato premiato all’ultima edizione di Who is on Next?, durante AltaRoma, dove il duo ha ricevuto il premio al miglior ready to wear.

Stay tuned… mi raccomando!!
Love yourself
xoxo S.G.


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