Vista l’aria che tira, tra tagli dei finanziamenti pubblici all’editoria, cassa integrazione per i giornalisti e sciopero delle firme, non è detto che il quotidiano arrivi a festeggiare la maggiore età, ma nel frattempo La Padania ha festeggiato ieri, 8 gennaio 2012, il suo quindicesimo anno di pubblicazioni. L’organo ufficiale del partito di Umberto Bossi, che della Padania è anche fondatore e direttore politico, è infatti stato stampato per la prima volta nel 1996 (quando furono realizzati alcuni “numeri zero” pilota in occasione di alcune manifestazioni leghiste a settembre) anche se la prima copia effettivamente approdata in edicola ha visto la luce proprio l’8 gennaio dell’anno successivo.
Sulle sorti del foglio padano, come è noto, pesano diversi fattori: il drastico calo di copie vendute, che influisce negativamente sulla tiratura ufficiale di circa 60mila copie; il destino – che ormai pare segnati – dei contributi statali all’editoria di partito, i quali attualmente ammontano per La Padania a circa 4 milioni di euro all’anno; l’ipotesi di spostare la diffusione della testata del Carroccio dal cartaceo all’online (strada che, tuttavia, aprirebbe numerosi altri problemi legati soprattutto alla presenza finora molto scarsa – sia quantitativamente che qualitativamente – del prodotto su Internet); la situazione della redazione, compressa tra la cassa integrazione e lo sciopero delle firme messo in atto dai giornalisti come forma di protesta per ottenere risposte certe sul proprio futuro da parte della proprietà, la società Editoriale Nord.