Stasera alle 20.30 si conclude il capitolo 18 e inizierà il nuovo capitolo di questa storia iniziata diciotto anni fa.
Avrei voluto scriverti una lettera, di quelle vere che profumano di carta e inchiostro, ma so che per te non sarebbe lo stesso, l’avresti persa come tanti biglietti e messaggi che in questi anni ti ho lasciato, seppelliti nel caos sovrano della tua camera, chissà dove sono oggi. No, ti devo scrivere, due parole che rimangano a disposizione per te, ogni volta che avrai bisogno di ricordare, questo è il tuo mezzo preferito, la rete. Ti ha sempre riempito di orgoglio essere protagonista di tanti miei racconti in questo blog, Scalpo Reciso sei cresciuto, non posso esimermi dal dedicarti un altro articolo.
Stavolta faccio finta che ci sia solo tu a leggere queste righe.
Sono arrivati i tuoi 18 anni, giustamente mi dici che non ti senti diverso da ieri, io invece è dall’inizio di questo mese che trattengo il fiato, ho le lacrime dietro gli occhi, pronte, perché questa tappa per me è l’inizio di un volo, e sai che l’altezza mi fa sempre un po’ paura.
Inizia da oggi il tuo essere uomo per la società in cui viviamo, potrai votare, guidare, assumerti le responsabilità del tuo operato, e io mi preparo a fare un passo indietro o anche due e lasciarti spazio per prendere la rincorsa e lasciarti spiccare questo volo.
Mi trattengo dal prenderti tra le braccia perché so che piangerei, butterei fuori tutte quelle lacrime di malinconia, ti rovinerei la felpa, mi trattengo dal riempirti di baci come quando eri bambino, per paura di non riuscire a lasciarti andare.
Ma qui, in questo limbo di baci e abbracci posso ricoprirti a più non posso, qui posso trattenerti.
L’altro giorno mi hai detto che l’innamoramento secondo certi studi non può durare più di un paio di anni, cavolate!
Sei innamorato di una persona quando questa prende possesso di ogni fibra del tuo essere, quando è il tuo respiro, il primo pensiero del mattino e l’ultimo della sera, quando è talmente parte di te da non riuscire più a pensare alla tua vita prima o tanto meno alla tua vita dopo, senza di lei.
Mi sono innamorata di te il 14 febbraio del 1998, più o meno alle ore 22, me lo ricorderò per sempre. Ancora oggi a distanza di diciotto anni sei il mio respiro, sei la mia ragione di vita, la mia chance di fare per il mondo qualcosa di buono, crescere una brav’uomo.
Ti guardo, amore mio, e sono orgogliosa, (e poi dici che non te lo dico mai!) sono orgogliosa di te, lo so che tutti i giorni ti rompo per la scuola, la pigrizia e tutte le storie che sai, ma in realtà vorrei sfoderare la coda di un pavone e far vedere a tutti quello che vedo io, un bravo ragazzo, una brava persona e non volevo altro.
Lo esprimo io un desiderio prima che tu spenga le candeline, un desiderio che spero si avveri insieme ai tuoi, che tu acquisisca la consapevolezza di quello che sei, di quello che hai, dell’amore che ti circonda, che tu sappia goderne, che tu abbia la saggezza necessaria a compiere le scelte giuste, che ti porteranno un passo dopo l’altro verso il tuo essere uomo.
Buon compleanno mio bellissimo amore.
Mamma