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I 5 party di Natale che vorremmo evitare

Creato il 21 dicembre 2013 da Rory

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La sottoscritta versione elegante durante un party col caro Enzo

Miei cari,

siccome siamo più che in tema e le colazioni-pranzi-merende-aperitivi-cene-supponte di Natale a cui siamo costretti a partecipare sono veramente troppe, ecco una selezione dei cinque peggiori party del periodo a cui mai vorremmo partecipare ma che purtroppo, inesorabilmente, ci toccano.

1. Il party coi colleghi. Nessuno di noi ha purtroppo la fortuna di avere tutti colleghi simpatici il che in condizioni normali non è un problema ma in queste occasioni diventa un dramma. Panettone, schiumante rosè (cit. Amlo) e sorrisi tirati condiscono queste feste in cui più che dirsi “Buon Natale” ci si vorrebbe augurare la gonorrea o qualche altro simpatico malanno.

2. Il party con gli ex compagni di scuola o università. Natale è il periodo migliore per le rimpatriate, perché quasi tutti tornano a casa per le festività e quindi è il momento di dissotterrare l’ascia di guerra e tornare ai vecchi dissapori che ci facevano schifare i nostri compagnucci tra i banchi di scuola. Quindi via alla rimpatriata al solito baretto di piazza del Gesù (veramente calata Trinità Maggiore), dove nel migliore dei casi qualcuno si ubriaca e tira fuori antichi rancori mai sopiti riguardo ai voti della maturità.

3. La recita di Natale. Ok, non è un party ma chiunque abbia sorelline-cuginetti-figlioletti sa benissimo a cosa mi riferisco. Non c’è nulla di peggio dell’andare a vedere dei bambini addobbati come simpatici pastorelli per l’ennesimo, sempre uguale, sempre verde, presepe vivente. Ma il dramma reale è quando costoro iniziano a cantare, perché su 30 bambini, sono intonati al massimo 10. Con l’avvento poi degli smartphone, è tutto un tripudio di genitori in preda al solito furor bacchico che scattano foto o girano video all’impazzata ai loro pargoletti per immortalare la magistrale interpretazione del pastorello della meraviglia (!!!)

4. Il party per i giochi di Natale. Tombolella, mercante in fiera, poker, Squillo Game… qualsiasi gioco si faccia, è sempre una noia mortale. Ma purtroppo ci tocca, perché ci hanno invitato, perché è tradizione, perché il nostro amico Achille (ti voglio bene se leggi) ci tiene tanto e quindi via, cacciamo anche questi cinque euro per la tombola e tiriamo fuori i fagioli per cercare i numeri. A proposito di tombola, attenti se provate la mandrakata di fare il cartellone: mio cugino Angelo ed io sono anni che lo facciamo imbrogliando brutalmente e non abbiamo mai e dico mai fatto tombola.

l’ultimo ma non per importanza…

5. Il party coi parenti!!! E mica me lo ero dimenticato, figuriamoci. Lo sapete oramai, la mia famiglia è numerosa, chiassosa e allegrissima ma questo non ci difende certo dai drammi che ogni Natale si consumano sotto il nostro tetto. E non parlo solo di regali brutti o riciclati, di gente che si ubriaca e di zii che ne approfittano per farti discorsi moraleggianti/cazziate ma anche di canzoni discutibili, processioni per tutta la casa (non sto scherzando) e gente che improvvisamente si dichiara massona. E so bene che succedono cose del genere in tutte le case, quindi non vi preoccupate, IO VI CAPISCO.

Qualcosa da aggiungere?


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