Il 2013 è alle porte e Apple si appresta a vivere un anno di grandi sfide. Il calo in borsa è stato foriero di molta preoccupazione fra gli analisti di Wall Street, convinti che la Mela debba dimostrar di più di un semplice iPhone 5 e di un iPad Mini per rimanere sulla cresta dell’onda. E come l’azienda potrebbe rispondere alle richieste degli investitori?
A dare una risposta ci prova la redazione di CNet, con la top five delle possibili innovazioni targate mela morsicata per i futuri 12 mesi. Sebbene non vi siano grandi e gustose indiscrezioni giornalistiche – si parla pur sempre di rumor che da settimane circolano sul Web – la ricetta di Apple per il futuro appare decisamente interessante. E potrebbe, oltre allo scontato hardware, basarsi su piccole novità in campo software.
Apple TV/iTV
Una delle scommesse più quotate, e anche più attese, del 2013 di Apple è la sua rivoluzione televisiva, quella iTV che potrebbe giungere nelle mani dei consumatori fra un anno esatto. Su questo device si è detto praticamente già tutto, sebbene nessuna di queste indiscrezioni trovi conferma in quel di Cupertino: vi sarà uno schermo IGZO ultrabrillante, l’integrazione con Siri e delle gesture “à la Kinect”, la compatibilità con gli iDevice già esistenti e, infine, un nutrito gruppo di content provider pronti a concedere alla Mela show televisivi e film in esclusiva. Affianco al televisore di Apple potrebbe far capolino anche una versione rinnovata di Apple TV, il set-top box della società, anch’esso arricchito con Siri e con la piena compatibilità delle applicazioni disponibili su App Store.
iRadio
Se ne parla già da tempo, addirittura dall’acquisizione di Lala oltre due anni fa. Apple potrebbe entrare nel settore dello streaming musicale mettendosi in diretta competizione con servizi come Spotify, Pandora e Last.fm. Forte dell’immenso catalogo iTunes e dei possibili accordi con le case discografiche, su iTunes potrebbero apparire delle radio personalizzate e personalizzabili dall’utente, completamente gratuite perché alimentate dagli introiti pubblicitari. Una sorta di evoluzione in grande di iTunes Match, senza la necessità di download di file sulla propria macchina, la corrispondenza con la libreria e nemmeno un abbonamento annuale.
Mappe migliorate
La nota dolente del 2012 di Apple è di certo la carente cartografia presentata con iOS 6. Mappe erronee, punti d’interesse inesistenti, paesi sommersi dalle acque e addirittura un pericolo di morte in quel dell’Australia. Una caduta che ha portato l’azienda a precise scelte dirigenziali, come il licenziamento di Scott Forstall, e all’attribuzione del progetto a Eddy Cue. Un nome non scelto a caso, perché Cue è considerato il “Mr Fix It” dell’azienda, l’uomo capace di risolvere ogni impiccio. CNet prevede degli investimenti ingenti nello sviluppo di mappe sempre più precise e fruibili – in questa chiave non stona il possibile accordo con Foursquare– ma all’utente finale verranno presentati solo dei piccoli miglioramenti. Non una rivoluzione tout court, in definitiva, bensì il consolidamento di quanto raggiunto fino a oggi.
Siri non più in beta e i nuovi iDevice
Nel 2013 Siri potrebbe uscire finalmente dalla sua fase di beta, acquisendo nuove feature ed entrando così in diretta concorrenza con i servizi vocali di Google, ottimizzati negli ultimi tempi in modo perfetto con Android. Siri potrebbe inoltre fare la sua apparizione su più iDevice rispetto agli attuali, come anche vecchi modelli teoricamente compatibili. E proprio in fatto di iDevice i riflettori sono puntati su Cupertino: si attende l’arrivo di iPhone 5S, di un iPad Mini dotato di Retina Display e forse anche di un iPhone low cost per aggredire la fascia medio-bassa del mercato.
Riduzione delle cause legali
La guerra termonucleare contro Android potrebbe ridursi allo status di litigio fra condomini nel 2013. Il sogno di Steve Jobs di bloccare l’intera concorrenza si è rivelato impraticabile, proprio perché Android può godere di una diffusione da sogno e di un nutrito gruppo di società produttrici. Nonostante vi siano diverse vittorie legali per Apple in materia di brevetti, la società potrebbe optare per degli accordi extragiudiziali: richiedono investimenti minori, non alimentano polemiche sui media e permettono alla società di poter agire con ampi margini sul mercato. Chissà che il 2013 non porti, allora, la tregua con Samsung.