Come posso non essere solidale con Zulu dei 99 Posse per l’aggressione subita da parte di una ventina di imbecilli fascisti che confermano l’assioma per il quale essere di estrema destra equivale ad essere stupidi, vigliacchi e violenti. Stupidi perché incapaci di dialettica, vigliacchi perché si attacca in venti contro uno, sempre in branco come le bestie, violenti sempre, anche quando parlano. Del resto in Francia i loro omologhi ammazzano avversari politici per strada con estrema naturalezza, i nostri non possono non emulare, scimmiottare, non possono essere da meno.
Però c’è una nota stonata nella reazione seppur dovuta del gruppo musicale aggredito, che ha fatto uscire subito un comunicato stampa del tutto condivisibile, anche quando si afferma di non voler sporgere denuncia per sfiducia verso la stessa giustizia autrice della sentenza sul caso Cucchi. L’ultima parte del comunicato dice che tale sfiducia è dovuta anche al fatto che gli stessi tribunali “comminano 100 anni di carcere a 10 compagni per qualche vetrina rotta a Genova”.
No, non ci siamo. “Qualche” vetrina rotta a Genova è la stessa violenza, è la stessa mentalità, è la stessa stupidità che i 99 Posse hanno subito. La politica fatta con le spranghe non è disprezzabile solo da una parte, è un male assoluto. Chi spacca una vetrina è capace anche di spaccare una testa per lo stesso motivo. La politica è un’altra cosa: questo è tifo da calcio malato, è faziosità portata all’estremo. Quando si usa o solo si giustifica l’uso della violenza si ha torto. E basta.
Luca Craia
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