Abbiamo recentemente visto che primati non umani se dotati di uno strumento, in questo caso un tablet, sono in grado di comunicare con gli umani; sono in grado cioè di trasferire le proprie idee e pensieri. Un compito non da poco. Alcuni anni orsono, i coniugi Gardner avevano insegnato a uno scimpanzé a comunicare attraverso il linguaggio dei segni ed egli era riuscito anche ad insegnare ciò che aveva appreso alla sua prole. Questo a dimostrazione delle teorie di Konrad Lorenz il quale affermava che il comportamento è in parte innato, ma soprattutto acquisito. I babbuini sono in grado di distinguere le parole di senso compiuto da quelle che non ce l’ hanno (ricordiamo che anche i delfini usano la sintassi).
L’ esperimento, condotto dai ricercatori Grainger et al. Del CNRS (il CNR Francese) e dell’ Università di Aix- Marseille, è consistito nel mettere diverse se cabine, ognuna dotata di un computer sensibile al tatto nell’ area dei babbuini, i quali potevano entrare a piacimento. Nell’ arco di un mese e mezzo avevano imparato a distinguere decine di parole di senso compiuto da circa settemila parole senza senso. I ricercatori hanno quindi suffragato l’ ipotesi che i babbuini abbiano elaborato un codice ortografico per distinguere le parole e naturalmente, siano in grado di leggere!
fonte: le scienze.it
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