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I bambini fanno i capricci?

Da Infanziadelbambino

Qualche anno fa al nido una mattina avevo un bambino che piangeva e si lamentava, dopo un po’ che cercavo di consolarlo senza riuscirci gli dissi: “Non capisco, perché fai questo capriccio?”.
 
Dopo che ho cercato di consolarlo per una buona mezz’ora, mentre gli altri bambini leggevano i libretti, mi sono assicurata che non stesse male, l’ho tenuto tra le braccia a lungo e lui non smetteva mi è venuto spontaneo chiedergli perché.
 
Questo aneddoto è per spiegare cosa è successo dopo…
La titolare del nido è venuta da me e mi ha detto: “I bambini non fanno i capricci!
 
E’ vero?
Cerco di fare un’analisi.
 
La parola “capriccio” significa:
– Bizza improvvisa e spesso immotivata tipica dei bambini.
– Desiderio improvviso e bizzarro ma di breve durata.
 
Questa la definizione del dizionario.
Allora ripenso a quella mattina al nido, se il bambino si lamentava immotivatamente, stava facendo un capriccio.
Da parte mia ha ricevuto consolazione, coccole e carezze, e una domanda precisa.
Perciò domando: I bambini fanno i capricci?
Dal mio punto di vista si.
 
E non dico quando piangono per un’ora perché vogliono un gioco o il gelato e i genitori gli hanno detto di no.
Quello, non è un capriccio, in quel momento i bambini stanno cercando di valutare quanto tempo ci mettono i genitori a cedere, per non fare brutte figure, magari al parco o al supermercato o in casa la sera quando sono stanchi e vorrebbero un po’ di silenzio!
 
E’ ovvio che non si può dividere tutto in compartimenti stagni. Piange senza motivo, sta facendo i capricci. Con i bambini è una questione delicata da affrontare.
 
Penso che probabilmente chi fa i capricci ha dentro un malessere che non riesce ad esternare e così piange e si lamenta.
 
Ma allora come bisogna comportarsi?
Ripensando a quella mattina, direi, con pazienza e tenerezza. Cercare di far capire al bambino di essere presente per accogliere ogni stato d’animo. Anche lasciarlo solo per qualche minuto potrebbe essere utile, il bambino impara a cercare dentro di sé gli strumenti giusti per spiegare cosa prova, cosa c’è che non va e colmare i vuoti in modo da poter tornare serenamente alla giornata.
 
Non capita anche a noi adulti di voler stare un po’ da soli per pensare o schiarire le idee?
Lo stesso vale per i bambini.


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