I benefici dei videogiochi

Da Leragazze

Secondo molti studiosi l’industria dei videogiochi ha involontariamente dato vita a un esperimento di massa di neurobiologia dell’apprendimento. Ed è per questo che esiste una gran mole di ricerche sulle possibili conseguenze su coloro che sono soliti trascorrere lungo tempo a giocare; in particolare si sono indagate le ricadute cerebrali, cognitive, sociali, psicologiche e così via. Inizialmente ci si è soffermati sul rischio che certi videogiochi inducano comportamenti violenti, poco invece ci si è concentrati sui benefici che possono portare.

Noi stesse nel blog abbiamo dato conto di alcuni studi, per esempio quello da cui è emerso che i reduci di guerra che giocavano poco facevano dei sogni più terrificanti rispetto a quelli che erano dei giocatori più assidui.

E sempre nuove ricerche si aggiungono, suggerendo che i videogiochi accrescono la creatività, la capacità di prendere decisioni e la percezione. Entrando più nello specifico, si osservano benefici ad ampio spettro: da una migliore coordinazione mano-occhio nei chirurghi fino ai cambiamenti nella visione che potenziano la capacità di guidare di notte.

Uno studio durato tre anni che ha coinvolto 491 studenti delle scuole medie rilevò che più utilizzavano i videogiochi più elevati erano i loro punteggi in un test standardizzato sulla creatività. Lo stesso risultato non si evidenziò con l’uso di cellulari, di internet e del computer per scopi diversi dal gioco.

Vediamo i possibili benefici dell’uso assiduo di alcuni tra i videogiochi più popolari, ammesso che voi sappiate di cosa parlo: io ne sono completamente all’oscuro.

Unreal Tournament: secondo i ricercatori della McMaster University (Canada) migliora le capacità visive degli adulti nati con la cataratta. In particolare, accresce l’abilità di leggere caratteri piccoli, di seguire un punto in movimento e di riconoscere i volti.

StarCraft: i giocatori esperti di questo gioco online di strategia sono in grado di prendere decisioni e agire in modo fino a 4 volte più veloce della maggioranza delle persone, riuscendo a eseguire fino a 400 azioni al minuto, in una raffica di click del mouse o di digitazioni sulla tastiera, secondo i ricercatori dell’Università di California (San Diego).

Medal of Honor: secondo i ricercatori dell’Università di Toronto, giocare assiduamente a questo videogioco d’azione riduce le differenze di genere nella cognizione dello spazio. Entrambi i sessi migliorano le proprie performances, in particolare le donne arrivano a conseguire risultati analoghi a quelli degli uomini.

Call of Duty: le persone che dedicano molto tempo a questo violento videogioco d’azione prendono decisioni con velocita maggiore del 25% rispetto agli altri, senza sacrificare l’accuratezza, secondo dei ricercatori delle università di Rochester e del Minnesota.

World of Warcraft: gli 11 milioni di utilizzatori registrati di questo gioco di ruolo hanno complessivamente trascorso a giocare dal 2004, anno del suo lancio, alla fine del 2010 lo stesso tempo che l’umanità ha utilizzato per evolversi come specie, cioè circa 50 miliardi di ore che equivalgono a circa 5.9 milioni di anni.

E ancora altri dati. I videogiocatori sono in grado di concentrarsi su 6 cose contemporaneamente senza confondersi contro le 4 che chiunque può normalmente tenere sotto controllo.

L’aspetto che colpisce è che i risultati non cambiano sia che si tratti di giochi aggressivi che di quelli sportivi.

I videogiochi, suggeriscono gli psicologi, modificano la struttura fisica del cervello, così come riescono a fare l’imparare a leggere, il suonare il pianoforte o il girovagare per le vie della città. La concentrazione e i picchi di neurotrasmettitori come la dopamina determinati dall’uso frequente dei videogiochi potenziano i circuiti neuronali nello stesso modo in cui l’esercizio fisico fortifica i muscoli.

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