Al giorno d’oggi, nonostante vi sia una maggiore informazione sulle procedure relative alla conservazione del sangue cordonale, sono ancora troppo poche le persone che conoscono i benefici della conservazione del cordone ombelicale. Vediamo alcune tra le più comuni domande che si pongono le coppie in attesa di un bebè, e cerchiamo di dare delle risposte esaustive aiutando le coppie verso una scelta consapevole.
I benefici della conservazione del cordone ombelicale sono molti, ma ancora sono tante le coppie che non conoscono a fondo questa procedura ed i suoi benefici, e che si chiedono, soprattutto, se la raccolta del sangue del cordone sia un procedimento pericoloso per la mamma ed il bambino.
1. Quali sono i benefici della conservazione del cordone ombelicale?
Per rispondere a questa prima domanda, è necessario prima di tutto spiegare che all’interno del cordone ombelicale si trovano delle preziose cellule staminali, in grado di riprodursi e differenziarsi in qualunque altra cellula del corpo. Questo significa che conservando queste cellule, si conserva una risorsa preziosa per il futuro del bambino e soprattutto per la sua salute.
2. Quali sono i vantaggi della conservazione del cordone ombelicale?
Il primo vantaggio consiste nel poter disporre immediatamente di cellule staminali compatibili con il bambino, qualora egli fosse colpito da una patologia trattabile per mezzo del trapianto di cellule staminali del cordone. Ricordiamo che, secondo quanto emerso nel documento del Decreto Ministeriale 18 novembre 2009, tra le patologie trattabili con documentata efficacia per mezzo delle staminali vi sono leucemie, linfomi, e mielomi.
3. Ci sono rischi legati al prelievo del sangue del cordone ombelicale?
Il prelievo del sangue del cordone viene effettuato da personale medico specializzato, come infermieri, ginecologi ed ostetriche. La raccolta è molto semplice: dopo il parto, il personale specializzato provvede al prelievo del sangue dal cordone, senza alcun rischio per la mamma o per il bambino.