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I Bioritmi. Cosa sono e perchè è utile conoscerli

Creato il 23 aprile 2012 da Fernanda Cosentino
La teoria del bioritmo, più precisamente nota come teoria dei cicli fisici, emotivi e intellettuali, fu elaborata per la prima volta nel 1906 da W. Fliess, medico dell’Università di Berlino in rapporti amichevoli con S. Freud, che esaminando le cartelle cliniche dei suoi pazienti notò che l’evoluzione dei loro sintomi seguiva un ciclo di 23 giorni per gli uomini e 28 giorni per le donne.
I Bioritmi. Cosa sono e perchè è utile conoscerli
Quasi contemporaneamente, il dottor H. Swoboda (psicologo, allievo di Freud e professore di fisiologia all’Università di Vienna), scoprì che esistono un ciclo di 23 giorni nella capacità di resistenza al dolore negli uomini (ciclo fisico) e un ciclo di 28 giorni in relazione all’emotività delle donne (ciclo emotivo). In maniera indipendente, sia Fliess sia Swoboda avevano, dunque, scoperto l’esistenza del ciclo fisico ed emotivo. Il terzo ciclo, quello intellettuale fu scoperto nel 1928 da F. Teltscher, matematico e professore di ingegneria.
I bioritmi (o ritmi biologici) sono quei fenomeni vitali che avvengono nel nostro organismo e si ripetono con un andamento regolare nel corso delle 24 ore, oppure sono condizionati dall’alternarsi del giorno e della notte. Nella maggior parte dei casi, i bioritmi sono sincronizzati con quelli dell’ambiente e regolati nella loro successione da un insieme di fattori interni all’organismo, che possono essere modificati solo in parte e con gradualità. I bioritmi sono “orologi interni” del nostro corpo, che influenzano 3 diversi cicli della nostra vita: ciclo fisico, che influenza la nostra forza e le nostre capacità ed è controllato dal sistema nervoso autonomo; ciclo emotivo, che agisce sul tono dell’umore; ciclo intellettuale, che influenza la nostra risposta agli avvenimenti quotidiani.
Ogni ciclo ricorre con una sua frequenza, ed è caratterizzato da un momento di massimo e da uno di minimo rendimento, diversi da persona a persona. Ogni ciclo dura diversi giorni: 23 giorni quello fisico; 28 giorni quello emotivo e 33 giorni quello intellettuale. Il calcolo dei bioritmi può essere fatto con tabelle o piccole calcolatrici tascabili o applicazioni presenti in molti smartphone, grazie cui si può individuare, per ogni persona, la fase in cui si trova ogni ciclo. I cicli bioritmici sono raffigurati graficamente con curve sinusoidali, che oscillano sopra e sotto una linea centrale orizzontale. I veri periodi critici non sono quelli in cui la curva è sotto la linea orizzontale, ma quelli in cui la curva incrocia la linea orizzontale nel settore negativo (basso) o in quello positivo (alto). Tale situazione accade al massimo una volta ogni mese, per due o tre dei cicli di ogni persona. Il miglior modello di bioritmo che si possa verificare in una giornata, è costituito da un equilibrio di due cicli alti (ad esempio le curve del ciclo emotivo e fisico sono sopra la linea orizzontale) e uno basso (ad esempio la curva del ciclo intellettuale è sotto la linea orizzontale).
La conoscenza dei bioritmi permette quindi di individuare i nostri giorni critici, i nostri “alti e bassi”, le fasi positive e negative della nostra esistenza, non allo scopo di predire fortune o disgrazie, ma di conoscere i momenti favorevoli della nostra vita e anche quelli negativi, in cui è consigliabile rallentare le attività per permettere al nostro organismo di recuperare le energie. Se, invece, uno dei cicli è al suo apice, la sfera cui fa riferimento attraversa una fase molto positiva, pertanto siamo in un periodo ottimale della nostra esistenza.
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