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I brogli di Putin "in casa"

Creato il 28 aprile 2012 da Matteo

Al candidato Putin nella sua città natale sono stati aggiunti non meno di 170 mila voti. Da due mesi gli osservatori inviano fatti incredibili sui brogli agli organi di potere, ma non ci sono reazioni


ein ha appena interrotto lo sciopero della fame che si sono dichiarati pronti a farlo altre persone insoddisfatte delle violazioni alle elezioni e dei risultati ottenuti con l'aiuto di queste.

Osservatori indipendenti pietroburghesi e membri delle commissioni elettorali sono pure intenzionati a rinunciare al cibo, se il potere non li noterà in nessun altro modo. Le richieste dei pietroburghesi sono simili a quelle di quelli di Astrachan': riesame giudiziario e cancellazione dei risultati delle elezioni presidenziali nella Capitale del Nord.

Da quasi due mesi osservatori indipendenti e membri di commissioni elettorali insistono invano ovunque e in ogni luogo (alla Commissione Elettorale Cittadina, alla polizia, alla procura, nei tribunali) sulle violazioni nel corso delle elezioni presidenziali a Pietroburgo. A fine aprile 172 persone hanno firmato e inviato una lettera aperta a Dmitrij Medvedev e all'indirizzo di altri 12 supremi organi di potere (Duma di Stato, Corte Suprema, Procura Generale, Comitato Inquirente, ecc.), in cui hanno raccontato come, lavorando nei seggi, sono stati testimoni di reati.

- Abbiamo seguito le votazioni del 4 marzo in tutti i quartieri della città, abbiamo raccolto una statistica di violazioni mostruose, ma cerchiamo di ottenere giustizia senza successo, - hanno raccontato alla "Novaja gazeta" gli autori dell'appello.

- Anche noi abbiamo bisogno di cominciare uno sciopero della fame perché Č urov [3] guardi il video dei nostri seggi, - ritengono gli osservatori Inna Sergienko, Anna Moroz, Dmitrij Burakov, Valentina Korneeva e altri (in tutto qualche decina di persone).

- Abbiamo un quadro terribile, - dice l'osservatrice indipendente Ol'ga Sapož nikova. - Da noi hanno picchiato delle persone! E tutto questo è nel video! Abbiamo presentato queste registrazioni sia alla polizia, sia alla procura, sia alla Commissione Elettorale Cittadina. Nessuna reazione.

Sono note le cariche e i nomi di tutte le persone menzionate e i numeri di tutte le UIK [4] e le TIK [5] indicate. A vederli i materiali sono scioccanti senza bisogno di alcuno sciopero della fame.

4 marzo a Pietroburgo: 356 tra osservatori e membri di commissioni con documenti forniti da candidati alla presidenza non sono stati fatti entrare nei seggi. Al loro posto là si sono trovate persone con documenti falsi.

Più di 500 veri osservatori sono stati allontanati dai seggi con motivazioni inventate: "ostacolavano il lavoro", "facevano riprese illegali", ecc. Quelli che rifiutavano di lasciare i seggi sono stati allontanati con la forza e picchiati. Quando hanno "allontanato" l'osservatore dell'UIK n. 18 Dmitrij Burakov, questi ha perso i sensi. Al membro dell'UIK n. 1797 Nikita Sorokin, invalido del II gruppo [6], che si sposta solo con l'aiuto di bastoni, i poliziotti hanno tolto i bastoni e spezzato le dita.

In tutto, secondo i dati degli autori della lettera, il giorno delle votazioni circa il 20% degli osservatori indipendenti e dei membri delle commissioni non è stato fatto entrare nei seggi e il 25% è stato allontanato.

Al di fuori di molti seggi hanno votato più di 1000 persone - una cifra da Guinness dei Primati. Di solito la votazione a casa va molto lentamente: 5 persone all'ora. Stavolta in 759 seggi (il 42% delle UIK di Piter) hanno votato a casa fino a 1011 persone. E in totale hanno preso parte alle elezioni "in trasferta" 71306 persone.

Nei tre giorni prima delle elezioni a Piter sono stati aperti 74 seggi temporanei. In questi non sono state installate webcam e nella maggior parte di essi il giorno delle votazioni non hanno potuto capitarci né osservatori, né poliziotti, né membri delle TIK, né elettori. Ma secondo i resoconti della Commissione Elettorale Cittadina, proprio in questi seggi c'è stata un'affluenza del 100%.

Il 4 marzo nessuno è penetrato nel territorio dell'UIK n. 1994 nel complesso commerciale "Varš avskij ė kspress" [7]. Però, secondo i dati della CIK, qui hanno votato 2218 persone, il 94% delle quali per Putin. Gli operai della fabbrica Baltijskij [8] non sapevano dell'esistenza del seggio elettorale temporaneo n. 159 nell'impresa. Tuttavia 3236 di loro hanno sostenuto lo stesso candidato n. 5, anche se nella fabbrica si contano in tutto 2000 lavoratori! Hanno votato attivamente per il primo ministro nei mercati chiusi Troickij [9] e Severnyj [10]: 2 mila schede in ciascuno. L'hanno difeso volentieri al cimitero Smolenskoe [11]. In tutte e sei le UIK di qui l'affluenza è stata del 100%, le simpatie degli elettori identiche all'affluenza.

Il numero dei votanti nei seggi temporanei è pari a 92557 persone. In tutti, tranne tre, Putin ha ottenuto la più alta percentuale - più del 90%, nei tre restanti - oltre l'85%. Il numero totale dei voti per questo candidato nei seggi inesistenti ammonta a 83301.

Non pochi presidenti di UIK hanno copiato nelle TIK i protocolli conclusivi, assicurano i firmatari dell'appello. Dopo l'esame di 1260 protocolli è stato stabilito che il 10% di essi è stato copiato.

Il giorno delle elezioni nelle UIK e nelle TIK sono state presentate oltre 1100 denunce di osservatori e membri di commissioni. Non hanno ottenuto risposta, anche se per legge le denunce presentate il giorno delle votazioni devono essere esaminate immediatamente, prima di dare i risultati nei seggi.

- Sono state presentate numerose denunce sia alla procura, sia al Comitato Inquirente, ma hanno rifiutato di compiere sia le verifiche della procura, sia quelle pre-investigative, - si lamenta Ol'ga Sapož nikova. - In nessun caso sono state condotte indagini e i testimoni non sono stati interrogati. Questa inazione è criminale. Da parte nostra sono state presentate ai tribunali di Pietroburgo circa 300 istanze. E' stata emessa solo una sentenza.

- Il 4 marzo a Pietroburgo c'erano in tutto 1938 seggi elettorali, - aggiunge Anna Moroz. - In più di un quarto delle UIK sono state registrate violazioni. Chiediamo un'inchiesta, l'incriminazione dei colpevoli e il riesame dei risultati delle "votazioni": nella nostra città devono essere riconosciuti nulli.

- Abbiamo inviato una lettera a 12 istituzioni, - tirano le somme gli osservatori indipendenti - Sì, non siamo andati subito per la strada del coraggioso Š ein. Siamo andati per un'altra strada, indicata dalle regole dello stato di diritto. Ma chiediamo l'annullamento delle elezioni a Pietroburgo con in mano gli stessi fatti di Oleg Š ein. Se avremo meno chance di attrarre l'attenzione, resterà una sola via - lo sciopero della fame.

Come hanno confermato alla "Novaja gazeta" all'amministrazione del presidente della Federazione Russa, la lettera degli osservatori pietroburghesi è stata ricevuta il 23 aprile e ora viene esaminata. Alla Procura Generale e al Comitato Inquirente della Federazione Russa hanno riferito che l'appello è giunto il 24 aprile. La risposta ancora non è pronta.

Discorso diretto

Aleksandra KRYLENKOVA , coordinatrice dell'associazione "Osservatori di Pietroburgo":

- L'analisi dei resoconti ufficiali e dei protocolli degli osservatori ha mostrato questo: a Vladimir Putin nella città natale sono stati aggiunti non meno di 170 mila. Alle elezioni a Pietroburgo sono stati usati tre tipi fondamentali di brogli: copia di protocolli, voto fuori dal seggio di un irrealmente grande numero di persone in casa e in seggi temporanei, molti dei quali non si è riusciti a trovare. In queste tre direzioni i fatti possono essere verificati. La misura dei brogli per via amministrativa, per "giostre" [12] e inserimenti di schede, ahimè, non si può calcolare. Perciò 170 mila voti sono una cifra "grezza". Questa non tiene conto delle macchinazioni con i documenti per votare fuori dai seggi: in media in città ogni UIK ha dato non meno di 30 documenti, tuttavia, per esempio, al seggio n. 877 non hanno fatto mancare ai loro elettori 594 documenti per votare fuori dai seggi. 25 mila voti sono stati aggiunti a Vladimir Putin tramite la copia di protocolli. Ne sono stati aggiunti all'incirca il 10%. Se si sommano i dati ottenuti, si chiarisce che solo con brogli evidenti il risultato del presidente eletto è stato migliorato del 7% (secondo le cifre ufficiali della Commissione Elettorale Cittadina, Putin a Pietroburgo ha avuto il 58% dei voti - nota dell'autrice).



Nina Petljanova, "Novaja gazeta", http://www.novayagazeta.ru/politics/52361.html (traduzione e note di Matteo Mazzoni)

[1] Nome colloquiale di San Pietroburgo.

[2] Oleg Vasil'evič Šein, candidato del partito di orientamento social-democratico "Russia Giusta" alla carica di sindaco di Astrachan' (Russia meridionale) che ha fatto lo sciopero della fame per protesta contro i brogli che hanno portato alla vittoria il candidato di "Russia Unita".

[3] Vladimir Evgen'evič Čurov, capo della Commissione Elettorale Centrale (CIK, dal russo Central'naja Izbiratel'naja Komissija .

[4] Učastkovye Izbiratel'nye Komissii (Commissioni Elettorali di Seggio).

Territorial'nye Izbiratel'nye Komissii (Commissioni Elettorali Territoriali).

[6] Invalido grave, ma non totale.

[7] "Espresso di Varsavia".

[8] "Baltica", cantiere navale.

[9] "Della Trinità" (dal nome della vicina chiesa).

[11] "Di Smolensk" (città della Russia occidentale, da cui provenivano i lavoratori qui sepolti per primi), importante cimitero sull'isola Vasil'evskij.

[12] Brogli compiuti facendo votare le stesse persone in più seggi.


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