I camini e l’operaio,amore indissolubile comunque vada….

Creato il 26 settembre 2012 da Lucaralla @LAPOZZANGHERA
L’uomo e il camino.Un amore vissuto oggi nel dramma della decisione del Gip Todisco che,ribadisce,il bisogno di fermare la produzione all’interno dell’Ilva di Taranto per poter procedere alle bonifiche essenziali.
E allora il camino,visto dagli operai quotidianamente come uno di loro,e’ l’emblema della difesa ad oltranza,quella difesa che oggi e’ continuata sui pontili dell’Afo 5 e che a 100 metri di altezza si concretizza sul camino E312.
Il camino alto,quello che ha reso l’aria irrespirabile,oggi viene difeso e assieme ad esso tutta la zona industriale da chi adesso rischia di perdere il lavoro e non poter pagare piu’ il mutuo.
Come l’Alcoa,adesso l’Ilva lotta e sceglie i luoghi di lavoro per esternare il disagio della decisione del Gip Todisco che decreta la fine di un sistema anche,quello del menefreghismo politico ed aziendale,che ha reso Taranto la citta’ piu’ inquinata d’Europa.
Adesso il punto di non ritorno e’ arrivato e restera’ vedere fino a quando la stessa Ilva sara’ in grado di difendere il posto dei suoi diecimila e oltre operai che,ad oggi,rischiano di andare in liberta’ per decisioni di un tribunale.
Il disagio sociale scoppia a Taranto e allora verra’ fuori anche la scarsa pochezza di una classe dirigente,comunale,regionale,che ha reso il caso Ilva di difficile soluzione vista la mancanza di alternative ad essa stessa.
Il crollo della dignita’ umana dell’uomo che perdendo un posto di lavoro resta li’,immobile,ad osservare il bellissimo cielo tarantino ed un tramonto che,restera’ sempre li,e dai camini sara’ comunque sempre bello osservarlo.
Si ma poi scendendo da lassu’,diventera’ nostalgico e si rendera’ conto poi della realta’ che attanagliera’ ogni persona che lavora li dentro.
Le tute degli operai e i camini.Un amore che non finisce oggi,forse mai.Un tramonto bello e amaro allo stesso tempo.


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