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“I Campioni del 2013″   Dominio Bayern Monaco

Creato il 08 aprile 2013 da Mbrignolo

meisterTECNICA (Monaco di Baviera, Germania). Siamo solo ad Aprile ma tutto è già concluso, già archiviato, almeno lì davanti, dove nessuno è riuscito ad arrivare così in alto. Il Bayern Monaco ha regalato al popolo bavarese la 23esima gioia in Bundesliga, riconfermandosi campione dopo due anni di dominio della compagnia di Klopp, che in questo 2013 ha dovuto soccombere al dominio assoluto degli uomini di Heynckes, futuri promessi di Pep Guardiola. I record stagionali infranti sono molteplici e parlarne a sei giornate dal termine del campionato può dare subito un’idea di quel che è stato il “Meister” Bayern: sempre primo, sempre in vetta, dalla prima all’ultima giornata. Uno strapotere non solo nei risultati, ma anche nel gioco corale che ha contraddistinto i neo detentori del Meisterschale in questa stagione, l’ultima di Jupp Heynckes, che proprio 23 anni fa, sempre col Bayern, vinse il suo primo titolo da allenatore. Ma qual è stato il vero segreto dell’armata bavaerese?
Il 4-2-3-1 organizzato alla perfezione, quasi maniacalmente, una delle più rilevanti cause dell’egemonia in Bundesliga e, sino ad ora, anche in Champions League, ha portato all’effetto sperato: in campionato già 79 gol messi a segno e solo 13 subiti. Numeri da capogiro. Così è stato, un dominio a tutto campo, senza apparenti debolezze o visibili cali di prestazione, frutto di una grande armonia e di un’altrettanto spiccata conoscenza del calcio. Tutto merito di Heynckes, dunque, o di chi, a partire da Hoeness e Beckenbauer, ha ideato e plasmato questo gruppo, fondato su gioventù, talento e, non possiamo non cirtarlo, denaro.
Denaro che ha permesso di rinforzare e migliorare alcuni punti ontologicamente carenti delle squadre tedesche, come ad esempio la zona difensiva. Bene, nonostante la prolungata indisponibilità di Badstuber, fuori da dicembre per problemi al ginocchio, e di Boateng, Dante è stato il vero dominatore della difesa bavarese. Arrivato dal Monchengladbach in estate, si è preso subito la scena grazie alla sua sicurezza in fase arretrata e la sua abilità nei palloni alti, risultando pericoloso anche in avanti. Con Manuel Neuer alle spalle, poi, ogni fantasia degli avversari di poter segnare viene demolita all’istante.
Parlando di mera pecunia, è necessario citare il neo arrivo invernale da Bilbao, un rinforzo da 40 milioni di euro (acquisto più oneroso di sempre in Bundesliga) che porta il nome di Javi Martinez. A dirla tutta, il nazionale spagnolo non è quasi mai stato adoperato con frequenza e continuità, spesso lasciato in panchina per far spazio ad un eccellente Luiz Gustavo, ragazzo dell’87 che si è meritato strada facendo la fiducia di Heynckes. Dopo un 2012 un pò annebbiato, è tornato su livelli stratosferici anche Bastian Schweinsteiger, vero pilastro del centrocampo bavarese e costante presenza in mezzo al campo. Uno dei segreti del Bayern, che in pochi in Europa possono vantare, è la panchina molto lunga. Basti pensare che per i tre dietro la punta, il ct ex Leverkusen ha potuto usufruire di ben 5 scelte, non di poca qualità: Ribery, Robben, Muller, Kroos e Shaqiri. Incontenibili. In attacco, infine, Mandzukic è stata la vera rivelazione, più che degno erede di Mario Gomez, fermo, si fa per dire, a 7 gol stagionali, ma debilitato dagli acciacchi fisici. Il croato ex Wolfsburg, pur non esserendo il capocannoniere della Bundes, è riuscito a totalizzare ben 15 reti sino ad oggi.
Chiusa la pagina del campionato, ora ci si chiede se il Bayern potrà dire la sua anche in Champions, dopo due anni di cedimenti e sfortune proprio al momento della gran finale. Dovesse risultare vincitrice a maggio, Guardiola troverebbe di fronte a se non pochi “grattacapi”, se così si possono definire, legati ad un futuro che dovrà essere a tutti costi più roseo di un presente da dominatori.


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