TECNICA (Amsterdam, Olanda). In Olanda a trionfare per la terza volta consecutiva negli ultimi tre anni è la squadra della capitale, l’Ajax. Gli uomini di Frank de Boer non hanno fallito l’obiettivo battendo il Willem II per 5-0 e conquistando per la 32esima volta della loro storia l’Eredivisie. Con una giornata di anticipo l’Ajax ha così messo fine alle speranze del PSV Eindhoven. Con un trascorso da calciatore, Frank de Boer, da tre anni guida con autorità ed esperienza i Lancieri. Promosso allenatore della prima squadra nel 2010 conquistò, proprio in quell’annata, il campionato olandese con una rosa giovanissima, 22 anni di media, che divenne la squadra più giovane di sempre a conquistare l’Eredivisie. De Boer è il terzo olandese della storia, dopo Rinus Michels e Ronald Koeman, ad aver trionfato in patria sia da giocatore che da allenatore.
Nonostante in Europa non riescano a convincere vista l’eliminazione dalla Champions League causa Real Madrid e Borussia Dortmund e la sconfitta rimediata contro la Steaua Bucarest nei sedicesimi di Europa League, i giocatori dell’Ajax sanno quasi di non avere rivali in Olanda. Una forza mentale che Frank de Boer ha voluto trasmettere alla sua squadra. De Jong, Eriksen, Alderweireld, Moisander, Blind, Schöne e Sigþórsson giocano con sicurezza grazie anche all’esperienza portata da Cristian Poulsen e Ryan Babel. Pochi in Olanda hanno la profondità di rosa come quella dell’Ajax. Stabilmente vengono portati giovani talenti dal vivaio a misurarsi con i “grandi” per garantire un ricambio continuo alla squadra, generando quasi un moto perpetuo utilissimo anche al calcio intero. Tre Eredivisie consecutive non sono comunque cosa da poco e il tecnico ha applaudito così i suoi giocatori e la sua avventura: “Sono fiero di questa mia serie, perché mi colloca accanto a miei illustri predecessori come Rinus Michels e Louis van Gaal. È molto emozionante. Tutte le squadre hanno buttato via punti, ma noi abbiamo dimostrato continuità di risultati per tutta la stagione giocando il miglior calcio. Quello dell’Ajax è un gruppo molto unito”.