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I cancelli del Paradiso. Racconto tratto da Premio Strega di Iannozzi Giuseppe

Creato il 15 settembre 2011 da Iannozzigiuseppe @iannozzi

I cancelli del Paradiso

di Iannozzi Giuseppe da Premio Strega

I cancelli del Paradiso. Racconto tratto da Premio Strega di Iannozzi Giuseppe
Hai mai provato a buttarle giù queste porte? Cioè, senza usare la chiave? Perché anche a Pietro… – sì, Pietro, un mio amico, solo che non andiamo più molto d’accordo da quando gl’hanno dato le chiavi; crede d’esser tutto lui, ma c’ha una memoria d’una formica in un corpo da elefante; vorrei ben vedere, con tutto il vin santo che in questi secoli s’è scolato alla faccia di dio, il minimo che poteva capitargli era il rimbambimento santo. Dunque, dicevo che anche a Pietro era accaduta la stessa cosa: un giorno Dio gli si fa dappresso, in pratica detto terra terra, lo chiama a sé: “Senti Pietro! Io te le do.”
E Pietro: “Dio, per dio! D’accordo che vi amo, però quello mi serve.”
E allora Dio, un po’ collerico e un po’ imbarazzato ma divertito: “Pietro, intendevo le chiavi.”
E Pietro: “Ah, le chiavi. E io che mi immaginavo.”
E Dio, riprendendolo: “Guarda che con queste apri i cancelli del Paradiso.”
E Pietro – che al tempo era più lucido di adesso: “Dio mio! Vuoi forse dire che sino a oggi, cioè per secoli e secoli, sono stati chiusi? Mon Dieu! Saranno incazzati neri. D’accordo lo sciopero regionale e quello nazionale. Ma uno sciopero divino, non so mica come lo prenderanno i Sindacati.”
E Dio, oramai imbarazzatissimo: “Porca Madonna!”
E Pietro: “Io l’ho sempre saputo che era una porca, Dio. Ma non ti preoccupare: non lo dirò in giro.” (Pietro non ha mai mantenuto una promessa una: dopo un minuto, tutti sulla Terra lo sapevano… n.d.r.)
“Pietro, che il Diavolo ti porti  con sé. Mi vuoi dar retta, sì o no?”
Pietro si fa piccolo piccolo. “D’accordo.”
Così Dio continua a spiegargli: “Adesso, come hai ben notato, saranno incazzati neri: allunga l’orecchio, e prova a sentire.”
Pietro obbedisce: e dopo un minuto, non può far a meno di bestemmiare. “Porco Dio: ma quelli urlano peggio dei dannati ai ferri… Non è un bel compito quello che mi riservate, Dio. Proprio no.”
Dio s’accarezza la lunga barba bianca: “E tu pensa quando gli diranno che Babbo Natale non è mai esistito.”
Pietro deglutisce a vuoto e senza più fiatare accetta l’ingrato compito di custodire le chiavi del Paradiso.
Gli anni passano e Pietro suda freddo: il coraggio proprio non lo trova di aprire a quelli lì che stanno fuori da secoli e secoli. Ne ha paura, e come fargliene una colpa: pare che l’Inferno si sia riversato tutto in Cielo. Ma finalmente, un giorno ch’era più ubriaco degli altri, trova il coraggio… be’, siamo onesti, diciamo che gli prende la curiosità e prova ad aprire le porte del Paradiso: niente. Le prova tutte, le chiavi. Niente. Dio gl’ha dato delle chiavi che non funzionano. Il povero  Pietro guarda quei poveracci di fuori, poi tira lungo, si trova un angolo e lì si fa una pisciata ch’era praticamente una vita che lo tormentava. E quelli di fuori, oramai indiavolati più che mai, finalmente riescono a buttar giù il cancello; però una volta dentro, quale delusione, non c’è niente di niente, solo nuvole bianche e un vecchio ubriacone che s’è pure pisciato addosso. Allora uno l’avvicina e gli fa (a Pietro): “Sarebbe questo il Paradiso?”
Pietro conferma di sì con un cenno del capo.
“E basta?”
Pietro non capisce: “Che ti aspettavi? Sei stato battezzato cristiano: questo ti meriti.” S’alza in cielo un coro di dissenso: “La prossima volta che provano a vendermi una Bibbia, giuro che gliela spacco in testa.”
Dal gruppo, esce un piccoletto: “Ma il rappresentante di Bibbie, pure quello è in Paradiso?”
Pietro non lo sa. Ma s’informa. Alla fine segna in maniera inequivocabile il verdetto: “No. Quello è all’Inferno. Mai una volta che abbia apposto il bollino SIAE sulle copie delle Bibbie.”
E il piccoletto: “All’Inferno, com’è?”
“Brutto. Un brutto posto davvero. E’ pieno di dannati. Ci fa un caldo terribile. Insomma, avete presente Sodoma e Gomorra?”
In cielo si alza un coro di .
“Bene. Uguale uguale.”
E’ sempre il piccoletto a parlare: “E Dio qui, Dio dove starebbe?”
“Boh! Però m’ha detto di non dirlo a nessuno che Babbo Natale non è mai esistito.”
Oramai la frittata è fatta, Pietro lo sa: la folla è inferocita, una folla di anime… travolge il povero Pietro.
Dopo quell’esperienza, Pietro è diventato un ubriacone di prima categoria.

E’ l’ambiente che forma le anime: io l’ho sempre detto. Da un’eternità praticamente!

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