I cani cannulati del papi

Creato il 18 aprile 2011 da Speradisole

I cani cannulati del papi, come i cani di Pavlov, alias i responsabili, alias i disponibili, alias i coesi,  alias i volonterosi, alias i scilipoti e affini, alias i di qua e di là, sono in spasmodica attesa del premio.  Sono il peggio del peggio degli “onorevoli” sederi seduti su quegli scranni.

Alcuni, pochi per il momento, hanno ricevuto lo zuccherino, in premio del lavoro sporco che hanno fatto, altri, in attesa del bocconcino promesso, sono in forte salivazione, come i cani di Pavlov. Il papi li ha cannulati e li tiene in questa situazione piuttosto sgradevole.

Hanno votato, per ben due volte, la nipote di Mubarak, dimostrando l’assenza totale di cervello pensante,  (è rimasto solo quella parte di cervello dove ha sede il centro della fame), hanno votato il processo breve che serve al papi per non andare in galera, hanno approvato la prescrizione breve e il processo lungo, a seconda delle esigenze del papi, tra un po’ voteranno il silenzio tombale sulle  intercettazioni.

In seguito a tutto questo, la megalomania del papi è esplosa. E’ come se avesse ingoiato di botto una quintalata di viagra. La forza mediatica straborda da tutte le parti. Le minacce, per ora solo verbali, alla magistratura, orribilmente paragonata alle brigate rosse, da un qualche imbecille, si spera restino minacce.

Il papi le sta sparando grosse, sia con la bocca che con tutti gli altri buchi maleodoranti. La scuola pubblica è da distruggere, perchè non “inculca” i suoi principi, i libri di testo sono da cambiare, perche non parlano di lui. Il cofondatore Fini stava tramando contro di lui, in combutta con la magistratura, per farlo cadere. Da amico è diventato il “Bruto” che pugnala Cesare.

La mafia  si sente più forte e ringrazia. Il papi sta realizzando tutte le promesse, a suo tempo garantite, negli anni 1992- 1993 degli attentati mafiosi, infatti sta offrendo  succulente brioches ai mafiosi affamati: “potete operare col vostro sistema mafioso in tutto il paese, Lombardia in testa,  ne avete facoltà”.

La P3 che se la ride nel letto ringrazia. Il papi l’aveva detto: “cari amici e amici degli amici, state tranquilli, finchè ci sono io al governo, potete continuare a ridere e magari con lo stesso materiale sabbioso, potete costruire anche il ponte sullo stretto”. Infatti, la ditta incaricata di  costruire tale inutile opera, sul terreno più sismico del paese,  è la Impregilo, la stessa che  ha costruito o riparato un sacco di case all’Aquila, tutte crollate. 

Le vittime? chi se ne frega, basta che il papi non sia processato. Chi se ne frega se i colpevoli restano impuniti, per prescrizione avvenuta e le vittime non hanno giustizia, Chi se ne frega dicono le 314 teste di cazzo che hanno votato, contenti delle loro tasche gonfie di soldi. Chi se ne frega ripetono i vari scilipoti disponibili in salivazione perpetua, contenti della torturante cannulazione che raccoglie i loro voti.

Questa è l’Italia del chi se ne frega delle vittime, questa è l’Italia dei furbi, furbastri e parentela varia. Questa è l’Italia del papi che per sopravvivere un paio d’anni ancora, si attacca a pochi cani di Pavlov e pur di restare dov’è è disposto a scardinare tutta l’architettura di una nazione che per costruirla ha dato la vita, ha pagato un enorme prezzo di sangue, con la resistenza.

Questa è l’Italia della paura legaiola, questa è l’Italia che strumentalizza i migranti a fini politici, questa è l’Italia dello smutandato che parla di radio Londra,  questa è l’Italia che non conta più un cazzo, lo si può constatare ogni giorno, da come viene trattata dagli altri paesi europei.

Italiani e legaioli padani che avete votato il papi, possiamo dire,  con la coscienza libera di chi non ha scelto questo sfacelo, che la responsabilità  del disastro italiano ha il vostro marchio.

La croce su quei nomi che stanno portando l’Italia alla rovina  l’avete tracciata voi. Dovreste pensarci prima di ripetere l’errore, ma dubitiamo che ne abbiate le capacità, dai discorsi scemi che si sentono in giro.



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