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I cani di Teresopolis

Da Brasilitalia

15_MHG_rio_teresopolis3C’è ben poco da dire sulla tragedia che è accaduta nello Stato di Rio, a parte il fatto che già dal 2007 si sapeva che quelle erano zone di rischio e che da quasi vent’anni è in corso un’azione civile per rimuovere tutte le case costruite senza permesso in quella zona, ma che a tutt’oggi non è ancora conclusa. E anche qui, come a Niteroi, la Prefettura invece di mandare via i proprietari e demolire le case, pur sapendo che poteva succedere una tragedia, ha preferito costruire strade e collegare luce, acqua e telefono. Ma è inutile dire queste cose in un Paese dove il “fazer o que” è la regola principale e le regolamentazioni sono solo privilegi dei ricchi. Inoltre tutti quei morti meritano rispetto, quindi parliamo di qualcosa di bello.

Perché sì, pur essendo una tragedia di tale livello qualcosa di buono si trova sempre. E una cosa bella dei brasiliani è il loro amore per il prossimo. Basta guardare un qualunque telegiornale per vedere una moltitudine di persone che si aiutano tra di loro, come quell’uomo che scava per trovare la moglie del vicino (non la propria, ma quella del suo vicino di casa) sotterrata sotto metri di fango, o quella donna che, avendo la fortuna di tenere un’auto funzionante, passa per la strada chiedendo ai sopravvissuti se hanno bisogno qualcosa in città, per non parlare poi di tutti quei volontari che giorno e notte scavano e lavorano, insieme ai pompieri, militari e protezione civile, per liberare i corpi ancora sotterrati, con la speranza di trovarne qualcuno ancora in vita.

Mi dispiace ammetterlo ma noi italiani non siamo così. Non che noi siamo egoisti o insensibili, ma il nostro motto è “prima penso a me, poi agli altri”. Forse questo nostro atteggiamento è dovuto alle innumerevoli guerre, grandi o piccole che siano, che fin dalla nostra nascita hanno caratterizzato il nostro Paese. Ma qualunque sia la ragione, giusta o sbagliata che sia, è un’attitudine che i brasiliani non hanno.

Per carità, come dico sempre qui non è il Paradiso come molti credono, e gli angeli non vivono nemmeno qui. Per fare solo un esempio, in alcuni negozi di Teresepolis o Nova Friburgo (non ricordo bene) un boccione d’acqua, che normalmente viene venduto a 4 o 5 reais, lo vendevano a 17,00. Questo solo per dimostrare che le persone cattive esistono anche qua. Però quello che fanno i brasiliani per aiutare gli altri non l’ho mai visto da nessuna parte. E non parlo solo quando succedono queste tragedie, ma anche, e soprattutto, nella vita di tutti i giorni.

E una cosa che rende ancora più nobile le loro azioni è che questo amore per il prossimo lo si trova anche per gli animali. Solo a Teresopolis sono stati raccolti e aiutati più di 150 cani. Sono tutti cani che hanno perso i loro padroni, cani ormai senza dimora, feriti e abbandonati. Alcuni volontari hanno raccolto questi animali, li hanno portati in un luogo sicuro, dandogli cure mediche, acqua e cibo e anche affetto, perché anche quei poveri animali hanno bisogno di questo. E sembra che a Nova Friburgo più di 700 cani stiano morendo di fame avendo perso i loro rispettivi padroni o, comunque, avendo perso la possibilità di mangiare qualcosa.

Be’, questa cosa dei cani a me ha commosso molto, e non posso far altro che lodare tutte quelle persone che stanno facendo tutto questo. Aiutare chi ha bisogno, senza fare distinzioni tra essere umano, cane o gatto, senza discriminazioni, è una cosa che ben pochi riescono a fare. Ma i brasiliani riescono.

Bravi! Non si può far altro che elogiare tali persone. Bravi per quello che fate. Continuate così.


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