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I Cani, L’orso e il (sotto)bosco musicale che non va in letargo

Creato il 23 gennaio 2012 da Mondoinformazione @matteopartenope

Quando la rivoluzione multimediale ha investito la musica, bisogna ammetterlo, qualcuno ha gridato al delitto.

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Ma al di là delle apocalittiche visioni di androidi popstar che profilavano i nostalgici, quasi a presagire la sorprendente ‘invasione’ dei Vocaloid giapponesi, la conquista della frontiera telematica ha portato ad esiti rosei oltre ogni previsione.
La diffusione di musica attraverso il web è, infatti, divenuta la nuova frontiera della promozione di artisti altrimenti destinati a rimanere sconosciuti poiché legati ad una logica ormai unidirezionale e improduttiva.
In principio fu MySpace: da allora, il mezzo è cambiato, ma il concept resta in sostanza lo stesso: ne è un esempio Bandcamp, vera e propria Mecca per gli appassionati di musica lo-fi. Questo website, dall’interfaccia grafica minimal e hip, ospita tra le sue pagine alcuni tra i nomi più promettenti del panorama indipendente: i Fair Ohs, pupilli londinesi della rivista britannica NME, i TEENS con il loro stile arrabbiato made in Idaho, il surf pop scanzonato dei Bos Angeles e, conquista tutta italiana, l’inconfondibile descrittivismo malinconico de L’orso. Ed è proprio dietro questo nome che si cela un duo tutt’altro che destinato al letargo: gli accordi ‘catchy’ che ricordano il genio di Morrissey e Marr e i testi insoliti fanno dei due giovani romani una delle scoperte da inserire subito tra le proprie bands preferite.
Un altro tesoro portato alla ribalta dal tamtam sul web è quello de I Cani, anch’esso nato in seno alla capitale e diventato, col passare dei mesi, un vero e proprio must-listen tra le nuove (e neppure tanto) generazioni. Basta ascoltare qualche pezzo tratto dal loro “Sorprendente album d’esordio” per avere un quadro preciso della bella gioventù del nostro tempo, fotografata con i toni lomo di quell’ (auto)ironia che tanto piace agli hipsters e uno schietto gusto per il particolare.
La minaccia è quindi scongiurata: la musica è in buone mani – o meglio – in ottime webpages.


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