Magazine Cultura
Negli anni Sessanta del Novecento si affermò quello che per molto tempo parve un binomio indissolubile. Chi faceva musica appartenente ai generi nuovi, come il rock, non poteva non avere i capelli lunghi. E i giovani che suonavano o seguivano questi generi musicali erano soprannominati dai benpensanti in modo ironico e dispregiativo “capelloni”.
Quella dei capelli lunghi in alcuni paesi divenne una vera ossessione, come in Italia. Probabilmente perché veniva infranto un tabù italico, quello di apparire effeminati portando i capelli lunghi. Così, mentre la TV di Stato dedicava lunghi servizi ironici ai “capelloni”, le band rispondevano con numerose canzoni “di protesta” in cui rivendicavano il diritto al capello lungo.
Invece il famoso episodio di Sansone ha generato un’altra moda, o forse dovremmo dire un altro modo di intendere il capello lungo.
Esiste un antico testo etiope del IV secolo d.C. (in Etiopia Cristianesimo ed ebraismo si diffusero precocemente) chiamato “Kebra Nagast” (“La Gloria dei Re”). In esso si parla dell’incontro tra il biblico re Salomone e la mitica Regina di Saba. Una parte è dedicata anche alla nascita di Sansone e al dono della forza collegata ai capelli. Questo libro ha ispirato un movimento, che è insieme religioso e politico, sviluppatosi in Giamaica negli anni trenta del Novecento. I seguaci del rastafarianesimo, conosciuti in tutto il mondo dagli anni Ottanta come “rasta” grazie a Bob Marley e alla musica reggae, tra gli altri impegni alla purezza talora si astengono anche dal taglio dei capelli e dal pettine, generando la tipica pettinatura a trecce, i cosiddetti dreadlocks.
Anche negli USA, comunque, la “guerra dei capelli” raggiunse momenti di grande tensione, con ragazzi cacciati dalle scuole per via della lunghezza della chioma, mentre subivano violenti attacchi da una parte dei media conservatori.
I capelli lunghi divennero uno dei simboli del movimento hippie che si sviluppò in quegli anni diffondendo idee dirompenti e oltraggiose per una larga parte della società americana: pacifismo fino alla renitenza alla leva, rifiuto del principio di autorità, libertà sessuale, uso di droghe e rock psichedelico.
Fu in quegli anni che due attori americani, James Rado e Gerome Ragni, rimasero folgorati da un quadro intitolato “Hair” visto in una mostra al Whitney Museum. Il quadro, che consisteva in un pettine e poche ciocche di capelli su una tela vuota, li ispirò per il titolo del musical rock che stavano scrivendo.
Hair racconta la storia di un gruppo politicamente attivo di "capelloni" (chiamato “the tribe”) che si definiscono "hippies dell'età dell'Aquario", si rifiutano di partire per la guerra del Vietnam e conducono in una sorta di comune una vita da artisti. L’ispirazione veniva anche dalla conoscenza di un vero gruppo di hippie dell’East Village. La vicenda ruota intorno al tentativo di trovare un equilibrio tra l’armonia interna alla comunità e la rivolta pacifica contro la guerra e i valori della società conservatrice.
Nel musical viene più volte invocato l’avvento di una nuova era, quella dell’Aquario. L’idea è che il segno astrologico dell’Aquario possa influenzare una nuova epoca caratterizzata da solidarietà, democrazia, fratellanza, ecologismo, apertura a nuove idee e sviluppo di nuove tecnologie, mentre si assisterebbe al fallimento dei vecchi schemi sociali o religiosi basate sulla limitazione della libertà di scelta. Per questo molti ritengono imminente l’avvento della nuova “era dell'Aquario”...
Dal musical “Hair”, "Aquarius
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Avere vent’anni: FEAR FACTORY – Demanufacture
Luca Bonetta: Parlare dei Fear Factory significa, per me, parlare al tempo stesso di una band che amo e di una delle prime realtà che mi avvicinarono al mondo... Leggere il seguito
Da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
Åsgårdstrand, Norvegia: le luminose estati di Edvard Munch
A partire dall'estate del 1889 Edvard Munch amò trascorrere dei lunghi soggiorni nella piccola località di Åsgårdstrand, sulla riva occidentale... Leggere il seguito
Da Luoghidautoreblog
CULTURA, VIAGGI -
28 giugno 1969: i moti di stonewall
Questo è lo screenshot della pagina Facebook della Casa Bianca, fissato nel pomeriggio del 26 giugno 2015. Pochi minuti prima la Corte Suprema degli Stati... Leggere il seguito
Da Masedomani
CULTURA -
Estate 2015: Messaggio delle vacanze di Mons. Vescovo
Armonia da ritrovare. Questo è il titolo del messaggio delle vacanze 2015 di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Carlo Mazza Estate 2015 Armonia da ritrovare Si apre lo... Leggere il seguito
Da Ambrogio Ponzi
ARTE, CULTURA -
Comunicato Stampa – ALDO TAMBELLINI. TOTAL TRANSMISSION A SYRACUSE REBEL IN NY
Il week end dal 26 al 28 giugno vede protagonista della rassegna Video Ergo Sum ospitata alla Casa del Boia, un illustre cittadino di Lucca, Aldo Tambellini,... Leggere il seguito
Da Wsf
ARTE, CULTURA -
Divinazione prêt-à-porter “a qualunque costo”
Ho un ricordo nella testa, come un lungo flash delle noiose mattinate al liceo, in cui un professore senza volto spiega qualcosa. Leggere il seguito
Da Wsf
ARTE, CULTURA