Mentre in fiera parlavo di cravatte, un piccolo dettaglio dorato su un cappello a cilindro cattura la mia attenzione. Erano i cappelli di Alfonso D’Este, una cappelleria con appena 60 lavoratori: creano a mano piccoli capolavori. I cappelli vengono prodotti in un berrettificio che esiste sin dall’800. I modelli sono tanti, ma mi sono soffermata su un progetto dedicato alla coppola, realizzata in più tessuti, e soprattutto con il denim trapuntato: un deliberato ritorno al biker, pensando a Marlon Brando di Il Selvaggio.
Un altro tema è il patchwork, realizzato in tessuti damascati, non dimentichiamo che lo stile “tappezzeria” sta per diventare un must per i prossimi mesi… Di ispirazione vagamente steampunk il berretto con gli occhiali vintage da biker. Le applicazioni metalliche sui cappelli sono anch’esse handmade.
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While talking to someone in the Fair, a little golden detail on a hat catches my attention. I saw Alfonso D’Este’s hats, made in a very special hat making workshop with just 60 employees working in it: they create wonderful handmade hats. The hats are made in a tailor’s shop that has existed since the 19th century. There are many models, but I focused on a project dedicated to caps, made in several different fabrics and patterns, especially with the one in quilted denim: a deliberate return back to the rider mood, thinking about Marlon Brando in the Wild One.
Another beautiful idea is the patchwork hat, in rich paisley printed fabrics, by the way, do not forget that the tapistry style is going to become a must for the coming months … I also like the steampunk style hat with vintage motorbike glasses. The metal applications are also handmade, too.
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