Siamo all'interno delle mura aureliane. Viale Trastevere, per la precisione. Quell'osceno vialone aperto nell'ottocento e che doveva essere, nelle intenzioni, un elegante boulevard di passeggio sul modello parigino. All'epoca non ci pensarono due volte a sventrare un intero quartiere (Trastevere) spezzandolo letteralmente in due.
Oggi quella via oscena è ridotta in maniera ignobile. Percorrendola nessuno direbbe di trovarsi nel centro di Roma, tanto è bassa la qualità edilizia e dell'arredo urbano. Queste sono le conseguenze. I cartellonari sono arrivati anche qui. In una strada bella, pulita e ordinata, non si sarebbero mai azzardati ad allungare le mani.
Quando lo capiremo che il degrado porta solo altro degrado sarà troppo tardi. La situazione è già compromessa. E allora guardiamoli bene questi cartelloni, perché sono l'emblema della barbarie romana. "Semo romani", recita quello a sinistra. Eccoci qui, noi romani, zozzi come maiali. Ed ecco come ci presentiamo ai turisti del mondo civile.